Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Con l'Orlando paladino, Harnoncourt e Warner portano sulla scena una rarità del repertorio operistico. La condotta musicale è nel segno della sensualità e della differenziazione. La regia è congeniale, e trasporta le follie e i mondi immaginari dell'Ariosto in una suggestiva dimensione viennese, ambientando il tutto tra il Prater (Luna park locale) e le teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud. Ottimo il cast vocale.

Convince sul piano musicale il Simon Boccanegra che apre la stagione, bella vetrina per il ventottenne direttore Michele Mariotti, coadiuvato da un cast ottimale. Più anonima la regia, con qualche passaggio non ben risolto, ma che ha il merito di assecondare il testo inscenato, invece di violentarlo

Melodramma d'esordio del diciottenne Domenico Scarlatti ancora sotto l'ala protettiva di un grande padre come Alessandro, l'"Ottavia restituita al trono" ritorna all'ascolto grazie ad Antonio Florio e ai suoi "Turchini", più di trecento anni dopo la prima al teatro San Bartolomeo di Napoli del 1703.

Dall'8 al 10 novembre a Torino Club to club, il festival della musica elettronica da ascoltare e da ballare, con i compositori-dj Mika Vainio, Fovea Hex, William Basinski, Jeff Mills...

Celebrare i 150 anni di un teatro di tradizione con un progetto come "Miracolo a Milano" può apparire azzardato, ma anche temerario. Questo è quanto hanno fatto Daniele Abbado e Giorgio Battistelli, in un progetto articolato in una sorta di viaggio tra teatro Cavallerizza e Valli, tra prosa e teatro musicale. Non mancano – come in ogni vera sperimentazione – tratti problematici, ma nel complesso rimane un progetto denso e veramente contemporaneo.

Con una rincorsa lunga tre anni inizia l'avvicinamento al tricentenario pergolesiano (2010): un'iniziativa promossa dall'Accademia Filarmonica di Bologna con la Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi che ha in animo di coinvolgere, coi rispettivi gruppi orchestrali, i più eminenti direttori italiani interessati all'opera del compositore marchigiano: da Biondi a Florio, da Marcon a Dantone, da Abbado a Muti, toccando le città di Napoli Roma Parigi

Un'interessante nuova proposta registica del Don Giovanni, intelligente e non provocatoria. Interessante anche la ricostruzione del piccolo organico strumentale della prima. Il cast, prevelentemente molto giovane, non è impeccabile ma volenterosso, con risultati in qualche caso assai promettenti.

Quarta edizione del Wozzeck all'Opera: dalla storica prima italiana del 1942 non era mai successo che passassero quasi trentacinque anni tra due riprese di questo capolavoro del ventesimo secolo. E non era mai successo che lo si rappresentasse in un teatro così vuoto, ma il non averlo inserito in abbonamento e non aver fatto un'adeguata promozione rendevano prevedibile questo risultato deprimente.

Lo spettacolo d'apertura del Sinopoli Festival 2007 recupera alcune musiche di scena giovanili di Sinopoli, legandole soprattutto al coevo testo pasoliniano, le cui straordinarie lacerazioni oscurano le qualità ancora nascenti della scrittura compositiva. Ottimi gli interpreti, e minima ma efficace l'orditura scenica di Denis Krief.

Libretto di Hedwig Lachmann dal dramma di Oscar Wilde
Prima rappresentazione: Dresda 9 dicembre 1905
Dirige Nikos Athinaiou Regia scene costumi luci Nikos Petropoulos
Salome,Marousa Xyni;Jochanaan, Tomas Tommasson;Erode,Vaggelis Chatzisimos;Erodiade,Daphne Evangelatos;Narraboth, Giannis Christopoulos;Paggio,Nikos Spanos
Repliche 14,17,20 ottobre ore 21
Thessaloniki Concert Hall
25 Martiou-Paralia GR54646
tel 00302310895800
www.tch.gr

L'Opera Giocosa ripropone in prima esecuzione moderna il capolavoro comico di Carlo Pedrotti, "Tutti in maschera" ispirato a una commedia di Goldoni. Un recupero interessante firmato dal direttore d'orchestra Giovanni Di Stefano e dalla regista Rosetta Cucchi che ha consentito di riascoltare un'opera a suo tempo celebrata come una delle più brillanti esperienze comico di metà Ottocento.

Una nuova produzione de Il Giro di Vite (per la prima volta a Cremona) ha inaugurato con successo la stagione 2007 del Teatro Ponchielli di Cremona

Flash back, ricordi, documenti della vita del giudice Giovanni Falcone sono stati ricomposti da Franco Ripa di Meana in un'opera che non vuole celebrare ma ricordare dall'interno questo nostro dramma contemporaneo. La musica di Nicola Sani persegue lo stesso intento, attraverso suoni complessi che rimangono distanti e distaccati, anche quando cercano di lambire la sfera più emozionale e "femminile". Il pubblico ha premiato tutti.

Da una realtà culturale fra le più vivaci ed innovative nel panorama europeo, la colorata carovana dei teatranti catalani arriva a Francoforte e dintorni in occasione della Fiera Internazionale del libro. A Darmstadt, Enric Palomar ripropone la raffinata "Juana" e Carles Santos presenta l'iconoclasta performance "El fervor de la perseverança". A Francoforte successo per la barocca e vitale trasposizione teatrale di Bieito del "Tirant Lo Blanc".

Efficace compositore di musiche per film, Nyman si è presentato alla Biennale con un programma che svela una certa banalità di scrittura. Il pubblico accorre, ma non si entusiasma troppo.

Una "Traviata" che – più che riproporre un'immagine astratta di melodramma – ha presentato sul palcoscenico del Regio di Parma un'idea di "teatro" vero e proprio, seppur naturalmente "musicale".
La regia di Ernst e Herrmann ha segnato questa messa in scena attraverso un uso marcato della recitazione, dato che se ha influito un poco sulla resa del canto, non ha comunque impedito a Temirkanov di ritagliare oasi di grande e poetica ispirazione.

La serata inaugurale del festival 2007 di Milano Musica è stata un omaggio a John Cage e a tre autori (Ives, Schoenberg, Varèse) che con l'eccentrico compositore condividono la ricerca sul linguaggio musicale. Lothar Koenigs ha diretto l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con una interpretazione 'romantica', generosa dell'impaginato. Da parte sua, la compagine ha risposto con discreto impegno, appagando il pubblico della Sala Verdi.

Prima di Teneke, la novità di Fabio Vacchi alla Scala, con la direzione di Roberto Abbado, la regia di Ermanno Olmi e le scene di Arnaldo Pomodoro

Felice debutto a Venezia della nuova opera di Mosca e Melega: gli incroci mascherati dei personaggi, goldoniani ma anche shakespeariani e mozartiani, trova ottimi interpreti per un lavoro in cui virtuosismo e antirealismo si inseguono senza tregua.

I dj di Drama Society e gli Architorti di Marco Robino insieme per "Strings of Life", un incontro tra i linguaggi della techno suadente e della cameristica.

In una Teatro degli Arcimboldi pieno solo per tre quarti, Kent Nagano e la Bayerisches Staatsorchester hanno dato vita ad un programma dedicato a Wagner e Bruckner. Di quest'ultimo è stata eseguita la Quarta sinfonia, letta da Nagano come un mondo da decostruire e riavvolgere in un universo fatto di voci e silenzi, lunghi silenzi che hanno evidenziato tutta lo stile episodico ma geniale della partitura.

Preceduta da un gran lavoro di ufficio stampa e dalla fama di enfant terrible della tastiera arriva a MiTo Settembre Musica Hélène Grimaud, un po' pianista, un po' scrittrice (il suo secondo libro, "Lezioni private", è fresco di stampa), un po' icona pop.

Per i concerti "notturni" di Settembre Musica MITO, a Torino il concerto della cantante di cultura araba Natasha Atlas, con un cammeo finale di danza del ventre

Esaltante concerto per Yuri Temirkanov e l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Due serate al Conservatorio di Milano per ricordare quanto la compagine russa sia a suo agio con Ciaikovskij e Stravinskij. Pubblico festante ad omaggiare due performances ad alto tasso emotivo. Dalla Quinta Sinfonia di Ciaikovskij al Sacre du Printemps di Stravinskij, l'orchestra ha esibito il suo tipico suono denso, vibrato ma pulito negli attacchi.

Successo al Conservatorio di Torino per Savall e Popolizio che raccontano Cervantes in musica

La prima esecuzione assoluta di Obra Maestra, opera vincitrice del Concorso Orpheus bandito dallo Sperimentale di Spoleto, è stata l'occasione di una querelle tra compositore e regista, che potrebbe essere l'occasione per ripensare l'apporto del regista, il rapporto tra testo e interprete e, in definitiva, la drammaturgia stessa del teatro in musica contemporaneo.

Gran successo per la prima produzione della stagione Volksoper e per l'esordio alla programmazione del nuovo direttore Meyer. L'Orfeo in cartellone esalta una comicità senza tempo atraverso un'attualizzazione registica e una riscrittura del testo che hanno trascinato il pubblico in un divertimento quasi fanciullesco. Bravo il cast, misto di cantanti e attori, e in forma l'orchestra, che Ludwig ha trascinato in una convincente e avvincente prova.

Il Festival Pergolesi Spontini si è inaugurato con un'edizione dell'Adriano in siria che presentava luci e ombra (ma più luci che ombre)

Dopo quasi quattro anni di silenzio, Hans Werner Henze torna al teatro con un'opera-concerto ispirata al mito di Fedra. Con un'esemplare economia di mezzi, Henze compone un lavoro di ammirevole equilibrio e di classiche simmetrie, che conquista il pubblico berlinese. Un successo che deve molto al riuscito spettacolo di Mussbach e Eliasson e agli esemplari interpreti.

La Settima di Mahler con Mehta sul podio della Israel Philarmonic non ha ben figurato alla Scala nella serata inaugurale del MITO