Tra Rameau e Diderot
Pieno successo per Le neveu de Rameau, spettacolo ideato e prodotto da Jérôme Giersé
Recensione
classica
Pieno successo per questo Le neveu de Rameau, spettacolo ideato e prodotto da Jérôme Giersé e realizzato da Sybille Wilson. Questa serata era inserita in due diverse rassegne del Bozar: concludeva una settimana dedicata a Rameau e apriva il ciclo Musica e poesia. La lettura di frammenti degli scritti di Diderot, alternata all’esecuzione di estratti delle opere di Rameau ha messo bene in luce la straordinarie analogie tra i due autori, nel rispetto della logica delle loro diverse attività artistiche. Un dialogo che si snoda attraverso le concezioni dell’arte e della vita con un ritmo che alterna recitazione, canto e poesia e che riesce a tenere sempre desta l’attenzione del pubblico. Dal punto di vista musicale, molto valida l’esecuzione da parte di un’orchestra composta in gran parte da giovani, e diretta con energia e competenza da un direttore anch’egli giovane come Alexis Kossenko (30 anni). Tempi ben scelti e una sonorità adatta e adeguata storicamente alla scrittura di Rameau. La recitazione teatrale di Sébastien Dutrieux attore giovane ma ormai abituato a partecipare a spettacoli musicali e opere in cui sia prevista una parte in prosa, è stata brillante e divertente. In questo quadro di un dialogo che sembrava svolgersi, nell’alternanza degli interventi ma anche nell’organizzazione scenica , soprattutto tra orchestra e recitazione, sono apparse un po’ sacrificate le parti cantate, affidate all’esperto baritono Alain Buet e a Claire Dubonnot, che ha avuto il difficile compito di far dimenticare al pubblico di Bruxelles l’assenza di Céline Scheen, sua beniamina, costretta a un doloroso forfait per ragioni di salute.
Interpreti: Céline Scheen, soprano Alain Buet, baryton Sébastien Dutrieux, comédien
Orchestra: Les Amassadeurs
Direttore: Alexis Kossenko
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