Una Johannes-Passion intensa e originale offerta dall’Ensemble Pygmalion

classica

A Mannheim va in scena la "Traviata" di Achim Freyer nel segno di un'interpretazione fortemente personale e coerente con il proprio universo espressivo. Regia forte ma resa musicale discontinua, con una protagonista non del tutto all'altezza alla complessità del ruolo. Caldo successo con qualche contestazione a Freyer. Caldamente sconsigliato ai puristi verdiani.

L'edizione di Tristan und Isolde dà un segno tangibile del rinnovamento della Scala e ottiene un grande successo di pubblico

"The Sacrifice" è un capolavoro di modernità e contrappunto, un incastro sonoro in cui i Leitmotive vengono proposti, riproposti, elaborati con una forza ritmica incalzante, con dinamiche talvolta violente, con gli strumenti al limite del loro registro, una tensione costante dalla quale si ha la percezione che le cose non stiano andando bene.

Un buon livello vocale, soprattutto delle protagoniste femminili, ha segnato il primo allestimento catanese di La sposa dello Zar, risultato per il resto un po' freddino interpretativamente. Pubblico non numeroso e non più che cordiale negli applausi.

All'Accademia di Santa Cecilia primo concerto italiano di Tan Dun come direttore oltre che come compositore. Ha presentato due dei suoi pezzi sinfonici più noti e significativi: Water Concerto e, in prima italiana, Paper Concerto.

Federico Tiezzi e Giulio Paolini tornano ad incontrarsi al San Carlo nel nome di Wagner, dopo la pregevole Walkiria del 2005. Il Parsifal che porta la loro firma, e che apre la nuova stagione, ancora una volta pone di fronte allo spettatore una realizzazione scenica priva di orpelli e di artifici tradizionali.

All'Accademia di Santa Cecilia primo concerto italiano di Tan Dun come direttore oltre che come compositore. Ha presentato due dei suoi pezzi sinfonici più noti e significativi: Water Concerto e, in prima italiana, Paper Concerto.

Il gruppo rock Marlene Kuntz improvvisa dal vivo la colonna sonora del film muto "Maciste nella gabbia dei leoni" (1926) restaurato dal Museo del Cinema

Vivo successo al Teatro Stanislavskij di Mosca per Un Matrimonio al convento di Prokof'ev

Il Tell a Roma mancava da circa sessant'anni ed allora era stato cantato in italiano e sfigurato dai tagli consueti all'epoca (oltre che da un'esecuzione beatamente ignara di ogni problema di stile). Questa volta, oltre alla lingua originale, si è avuta una versione quasi integrale (d'altronde Rossini stesso fece personalemnte o approvò una serie di tagli) con la sola soppressione delle danze del terzo atto e alcuni tagli minori.

Salutata da uno straordinario successo di pubblico già al suo debutto nel giugno scorso, torna in scena per alcune recite l'opera di Unsuk Chin tratta dal racconto di Lewis Carroll. Un successo che si ripete e che si deve in pari misura alla ricchissima partitura di Chin, al fantasioso e colorato spettacolo di Achim Freyer e alla bravura di una compagnia perfetta. C'è da sperare che l'opera entri stabilmente nel repertorio dei teatri d'opera.

L'opera è andata in scena con due giorni di ritardo per lo sciopero di due sindacati (Snater e Libersind) che aveva bloccato la prima. Agitazione per fortuna rientrata perché perdere questo "Cappello di paglia" sarebbe stato un vero peccato. Un'edizione divertente e spigliata grazie alla verve del direttore Bruno Bartoletti, del regista Damiano Michieletto e di tutti gli interpreti.

Dai Winterreise alla Sagra della Primavera, un flusso di energia pura nella levigatissima coreografia del danzatore israeliano

Con l'Orlando paladino, Harnoncourt e Warner portano sulla scena una rarità del repertorio operistico. La condotta musicale è nel segno della sensualità e della differenziazione. La regia è congeniale, e trasporta le follie e i mondi immaginari dell'Ariosto in una suggestiva dimensione viennese, ambientando il tutto tra il Prater (Luna park locale) e le teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud. Ottimo il cast vocale.

Convince sul piano musicale il Simon Boccanegra che apre la stagione, bella vetrina per il ventottenne direttore Michele Mariotti, coadiuvato da un cast ottimale. Più anonima la regia, con qualche passaggio non ben risolto, ma che ha il merito di assecondare il testo inscenato, invece di violentarlo

Melodramma d'esordio del diciottenne Domenico Scarlatti ancora sotto l'ala protettiva di un grande padre come Alessandro, l'"Ottavia restituita al trono" ritorna all'ascolto grazie ad Antonio Florio e ai suoi "Turchini", più di trecento anni dopo la prima al teatro San Bartolomeo di Napoli del 1703.

Dall'8 al 10 novembre a Torino Club to club, il festival della musica elettronica da ascoltare e da ballare, con i compositori-dj Mika Vainio, Fovea Hex, William Basinski, Jeff Mills...

Celebrare i 150 anni di un teatro di tradizione con un progetto come "Miracolo a Milano" può apparire azzardato, ma anche temerario. Questo è quanto hanno fatto Daniele Abbado e Giorgio Battistelli, in un progetto articolato in una sorta di viaggio tra teatro Cavallerizza e Valli, tra prosa e teatro musicale. Non mancano – come in ogni vera sperimentazione – tratti problematici, ma nel complesso rimane un progetto denso e veramente contemporaneo.

Con una rincorsa lunga tre anni inizia l'avvicinamento al tricentenario pergolesiano (2010): un'iniziativa promossa dall'Accademia Filarmonica di Bologna con la Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi che ha in animo di coinvolgere, coi rispettivi gruppi orchestrali, i più eminenti direttori italiani interessati all'opera del compositore marchigiano: da Biondi a Florio, da Marcon a Dantone, da Abbado a Muti, toccando le città di Napoli Roma Parigi

Un'interessante nuova proposta registica del Don Giovanni, intelligente e non provocatoria. Interessante anche la ricostruzione del piccolo organico strumentale della prima. Il cast, prevelentemente molto giovane, non è impeccabile ma volenterosso, con risultati in qualche caso assai promettenti.

Quarta edizione del Wozzeck all'Opera: dalla storica prima italiana del 1942 non era mai successo che passassero quasi trentacinque anni tra due riprese di questo capolavoro del ventesimo secolo. E non era mai successo che lo si rappresentasse in un teatro così vuoto, ma il non averlo inserito in abbonamento e non aver fatto un'adeguata promozione rendevano prevedibile questo risultato deprimente.

Lo spettacolo d'apertura del Sinopoli Festival 2007 recupera alcune musiche di scena giovanili di Sinopoli, legandole soprattutto al coevo testo pasoliniano, le cui straordinarie lacerazioni oscurano le qualità ancora nascenti della scrittura compositiva. Ottimi gli interpreti, e minima ma efficace l'orditura scenica di Denis Krief.

L'Opera Giocosa ripropone in prima esecuzione moderna il capolavoro comico di Carlo Pedrotti, "Tutti in maschera" ispirato a una commedia di Goldoni. Un recupero interessante firmato dal direttore d'orchestra Giovanni Di Stefano e dalla regista Rosetta Cucchi che ha consentito di riascoltare un'opera a suo tempo celebrata come una delle più brillanti esperienze comico di metà Ottocento.

Libretto di Hedwig Lachmann dal dramma di Oscar Wilde
Prima rappresentazione: Dresda 9 dicembre 1905
Dirige Nikos Athinaiou Regia scene costumi luci Nikos Petropoulos
Salome,Marousa Xyni;Jochanaan, Tomas Tommasson;Erode,Vaggelis Chatzisimos;Erodiade,Daphne Evangelatos;Narraboth, Giannis Christopoulos;Paggio,Nikos Spanos
Repliche 14,17,20 ottobre ore 21
Thessaloniki Concert Hall
25 Martiou-Paralia GR54646
tel 00302310895800
www.tch.gr

Una nuova produzione de Il Giro di Vite (per la prima volta a Cremona) ha inaugurato con successo la stagione 2007 del Teatro Ponchielli di Cremona

Flash back, ricordi, documenti della vita del giudice Giovanni Falcone sono stati ricomposti da Franco Ripa di Meana in un'opera che non vuole celebrare ma ricordare dall'interno questo nostro dramma contemporaneo. La musica di Nicola Sani persegue lo stesso intento, attraverso suoni complessi che rimangono distanti e distaccati, anche quando cercano di lambire la sfera più emozionale e "femminile". Il pubblico ha premiato tutti.

Efficace compositore di musiche per film, Nyman si è presentato alla Biennale con un programma che svela una certa banalità di scrittura. Il pubblico accorre, ma non si entusiasma troppo.

Da una realtà culturale fra le più vivaci ed innovative nel panorama europeo, la colorata carovana dei teatranti catalani arriva a Francoforte e dintorni in occasione della Fiera Internazionale del libro. A Darmstadt, Enric Palomar ripropone la raffinata "Juana" e Carles Santos presenta l'iconoclasta performance "El fervor de la perseverança". A Francoforte successo per la barocca e vitale trasposizione teatrale di Bieito del "Tirant Lo Blanc".

Una "Traviata" che – più che riproporre un'immagine astratta di melodramma – ha presentato sul palcoscenico del Regio di Parma un'idea di "teatro" vero e proprio, seppur naturalmente "musicale".
La regia di Ernst e Herrmann ha segnato questa messa in scena attraverso un uso marcato della recitazione, dato che se ha influito un poco sulla resa del canto, non ha comunque impedito a Temirkanov di ritagliare oasi di grande e poetica ispirazione.

La serata inaugurale del festival 2007 di Milano Musica è stata un omaggio a John Cage e a tre autori (Ives, Schoenberg, Varèse) che con l'eccentrico compositore condividono la ricerca sul linguaggio musicale. Lothar Koenigs ha diretto l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con una interpretazione 'romantica', generosa dell'impaginato. Da parte sua, la compagine ha risposto con discreto impegno, appagando il pubblico della Sala Verdi.