L'acuto Falstaff di Martone
Al Théâtre des Champs Elysées una nuova produzione del Falstaff di Verdi: si è rivelata un miracolo.
Recensione
classica
E' baciata dalla fortuna la nuova produzione di Falstaff in scena al Theâtre des Champs Elysées: il cast è impeccabile, la regia intelligente e la direzione molto curata. Mario Martone, al suo debutto francese, realizza una lettura rispettosa del testo in un’atmosfera un po’ eduardiana (che esalta la doppia natura, comica ma anche malinconica, dell’opera) e gestisce con notevole savoir faire i cambi di scena e le scene d’insieme.
La direzione d’orchestra di Alain Altinoglu, giovane direttore in ascesa, è puntuale e raffinata, grazie anche alla risposta dell’Orchestre de Paris.
Le scene, di Sergio Tramonti, si articolano in una struttura mobile di scale e ponteggi a vista sul fondo, e in uno spazio sempre raccolto sul palcoscenico. Grazie a qualche elemento ( tende, lenzuola o mobili in legno) la scena si trasforma nell’Osteria della Giarrettiera, nella casa di Alice Ford o nella foresta del finale.
Nel cast Alessandro Corbelli è un Falstaff di grande acume interpretativo: non perde una sfumatura del testo o della musica, e il suo Sir John non è un personaggio comico ma sa ridere di se stesso. Molto in forma anche Ludovic Tézier come Ford. Ottima l’Alice di Anna Caterina Antonacci, come sempre a suo agio scenicamente e vocalmente, con una dizione che permette di cogliere ogni sfumatura del testo. La Quickly di Marie-Nicole Lemieux è buona sia sul piano vocale che su quello interpretativo, mentre è sempre corretta la Meg di Caitlin Hulcup. Francesco Meli, Fenton, è a suo agio nelle sfumature anche se è dotato di una voce importante: belle le scene con la Nannetta di Amel Brahim-Djelloul, giovane stella algerina molto amata in Francia, spigliata e graziosa e dal bel materiale vocale, anche se un po’ troppo leggera rispetto a Meli. Tutti bravi i comprimari.
Interpreti: Alessandro Corbelli, Anna Caterina Antonacci, Francesco Meli, Caitlin Hulcup, Amel Brahim-Djelloul, Federico Sacchi, Marie-Nicole Lemieux, Ludovic Tézier, Enrico Facini, Patrizio Saudelli
Regia: Mario Martone
Scene: Sergio Tramonti
Costumi: Ursula Patzak
Luci: Pasquale Mari
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