Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

Festa grande alla Scala con Europa riconosciuta di Salieri, protagonista il nuovo gigantesco palcoscenico

Era un evento molto atteso questo Tristan und Isolde: in relazione alla situazione critica del teatro, certo; ma anche per la trentennale assenza dell'opera dalle scene napoletane; e ancora, in quanto prova d'esordio del nuovo direttore stabile Gary Bertini. La risposta dal palcoscenico è arrivata orgogliosa, forte, con uno spettacolo di notevolissimo spessore

Viva Verdi ossia volantini che piovono dal loggione sulla platea del Teatro del Maggio alla prima del Don Carlo con Zubin Mehta sul podio. La ripresa delle celebri messinscene di Visconti ripropone un'idea di teatro d'opera di affascinante inattualità. Nel cast spicca su tutti la potente Eboli di Violeta Urmana.

Daniele Gatti propone con intelligenza letture insolite del corpus beethoveniano, infarcito da cinque prime assolute

Matteo D'Amico e Sandro Cappelletto vincono la scommessa di riportare in vita l'opera comica

Questa volta Adalgisa è un soprano, come l'aveva pensata Bellini. Ma non è che uno dei problemi della Norma, molti altri restano aperti.

In ottima sintonia con l'elegante bacchetta di Marriner, Kissin analizza l'universo beethoveniano da molteplici angolazioni ma sempre in maniera profonda e personale.

Brillante esecuzione musicale di Oleg Caetani con tentativo di "regia innovativa" di Ulderico Manani

Nella sua tournée europea, oltre a Roma e Barcellona, Jarrett fa tappa a
Vienna e omaggia la città con un lungo concerto nel Musikverein. Il
"maestro" appare rilassato e accompagna il pubblico in una passeggiata
attraverso i diversi stili del jazz, o meglio, della musica pianistica del
Ventesimo secolo.

Il film del regista Sokurov sulla sua messinscena del "Requiem" di Mozart alla FIlarmonica di San Pietroburgo nel febbraio 2004

Bang Bang / in Care, prima assoluta di Sollima ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo

La lettura asciutta di Gatti e l'alto professionismo dei cantanti segnano le coordinate di una produzione efficace senza inutili sfarzi

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Felice debutto per l'opera di Britten al Regio di Torino.

L'Aquila celebra i vent'anni dalla morte del compositore con una serie di conferenze e di concerti. E con la prima esecuzione integrale del ciclo Descrizione del corpo.

Inizia a Bologna una sei giorni che offre 16 prime italiane

In una serata due piccoli capolavori del teatro novecentesco, diversissimi tra loro: l'asciutta rievocazione biblica di Stravinskij e la nostalgica rievocazione dell'infanzia di Ravel.

Un ottimo cast, una regia originale e interessante e una condotta esemplare dell'orchestra accompagnano il pubblico viennese attraverso la versione in lingua francese del Don Carlos di Verdi. Una maratona di 5 ore con reazioni contrastanti del pubblico: un allestimento di altissimo livello che non si dimenticherà con tanta facilità.

Una autentica "Seconda sinfonia" di Bernstein al Lingotto di Torino, con l'Orchestra della Rai diretta da Yukata Sado, e Fazil Say al pianoforte, dentro un concerto brillante, zampillante di energia tra un Ibert di apertura e uno Skrjabin a chiudere.

L'esordio dell'orchestra nata nel progetto European Mozart Ways

Successo al Nuovo Auditorium di Roma per la prima esecuzione di "Aus tiefer..." dedicato al compositore milanese

Alle prese con Mozart, Schubert e Beethoven, Brendel dedica a ognuno una caratterizzazione forte e a tratti sorprendente.

Installazione, workshop e concerto al REC di Reggio Emilia degli Einstürzende Neubauten, il glorioso gruppo tedesco che dalle muraglie di sonorità industriali è passato a forme-canzone post-punk e post-tutto

Nella natale Legnago, un'efficace riproposta dell'opera comica che Salieri scrisse sul primo libretto di Da Ponte

Thielemann avvia il suo nuovo contratto di Generalmusikdirektor dei Münchner Philarmoniker con una delle partiture di culto del loro repertorio: la Quinta Sinfonia di Bruckner. Grande successo per una direzione che solo talvolta ha sfiorato l'accademismo.

Michelel Mirabella passa dall'Elisir televisivo all'Elisir donizettiano e realizza una regia semplicissima ma gradevole, con il tono e il ritmo giusti.

Una novella del giovane Aldo Palazzeschi, il libretto di Siro Ferrone, la musica e la regia di Roberto De Simone: l'Università di Firenze si trasferisce nell'improbabile reame di Bironia per festeggiare i suoi ottant'anni con un esperimento operistico che ha impegnato studenti e docenti e l'orchestra e coro dell'Università.

A Venezia la più attesa prima italiana nella coda multicolore di una Biennale Musica dal bilancio positivo

Prima esecuzione italiana in tempi moderni - e probabilemnte anche prima assoluta - di un'opera di Händel, giuntaci in manoscritti incompleti e senza notizie sulla composizione e la rappresentazione

Michail Jurowski e Harry Kupfer firmano il "Parsifal" che inaugura la stagione del Carlo Felice. Un allestimento, proveniente da Berlino, di sapore avveniristico alla Star Treck, non sempre calato nello spirito della straordinaria partitura di Wagner. Splendido il cast.