Violentissimo, straziante Wozzeck

Un Wozzeck discontinuo, ma sempre di grande forza drammatica, per l'Opera di Nizza, con un cast di medio livello ben diretto da Marco Guidarini, alla guida di un'orchestra in gran forma Regia, piuttosto discutibile, di Daniel Benoin.

Recensione
classica
Opéra de Nice Nice
Alban Berg
16 Febbraio 2006
Scena fissa divisa in due spazi. Sul davanti, nello stanzone in legno in cui si spalancano le finestre, giacciono gli internati. Qui si recita la prima scena, parlata, in cui il Dottore inizia gli esperimenti sulla cavia-Wozzeck: un'aggiunta inutile, dato il meccanismo perfetto della drammaturgia di Berg. Dietro, un circo abbandonato: carrozzone, giostra e scivolo dal quale cade Marie morta. Si perdono il gioco di interni ed esterni, il senso di soffocamento che incombe su Marie chiusa in casa, la livida poesia della Natura. Se la camera della donna è all'aria aperta, il giardino dell'osteria è compresso nello stanzone: nella confusione va a farsi benedire il gioco di piani scenici parallelo a quello dei piani sonori, previsto dal compositore. Discutibile la presenza continua del Pazzo, un vegliardo in mutande, a fianco di Marie: è lui che culla il bambino, un mostriciattolo nero in fasce; sarà lui a cantare "Hopp hopp!" alla fine, mentre lascia annegare il neonato nella pozza in cui è finito Wozzeck. Col che si distrugge la chiusa terribile incentrata sulla solitudine del figlio indifferente. Nonostante queste scelte poco coerenti, la violenza di un Wozzeck in scena è enorme. E' proprio un'opera da ascoltare dal vivo, in un teatro all'italiana come quello di Nizza, dove non perdi un soffio di quel mondo brulicante di effetti sonori e luci guizzanti, appiattito nell'ascolto in cd. Certi fruscii, lampi e sonorità smateriate si devono alla direzione di Guidarini e a un'orchestra in ottima intesa con il palcoscenico. La voce sensazionale del Dottore ti si intaglia dentro, poderosa nel volume: vestito come il Padrone del circo, assurge a motore occulto dell'opera. Harmut Welker fa un Wozzeck senile e distrutto, vocalmente deludente. Marie energica, dura, di Helena Juntunen.

Interpreti: Wozzeck (baritono): Hartmut Welker, Il capitano (tenorbuffo): Ivan Matiakh, Andrés (tenore lirico): Benedikt Kobel, Il tamburmaggiore (tenore drammatico): Jay Hunter Morris, Il dottore (basso buffo): Günter Missenhardt, Marie (soprano): Helena Juntunen, Il pazzo (tenore leggero): Christian Jean, Primo garzone (basso profondo): Stefan Kocan, Secondo garzone (baritono leggero): Richard Rittelmann, Margret (contralto): Yaroslava Kozina

Regia: Daniel Benoin

Orchestra: Orchestre philharmonique de Nice

Direttore: Marco Guidarini

Coro: Ch?ur de l'Opéra de Nice, Ch?ur d'enfants de l'Opéra de Nice

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