L'incontro di Ralph Vaughan Williams con Le allegri comari di Windsor risale al 1912, quando ne aveva curato la musica di scena, un episodio che sembra aver influenzato profondamente il suo rapporto con il lavoro e con l'atmosfera musicale che lo inabita. In effetti l'uso di melodie popolari, in particolare la celeberrima Greensleaves, sembra a tratti indebolire una partitura che altrimenti non è carente di fascino ed interesse, specialmente nel secondo atto, dove l'impatto drammatico è rinforzato dalla scrittura corale, e dal sinfonismo della scena notturna nella foresta. Ma sarebbe inutile e forse ingiusto fare un paragone con il Falstaff di Verdi, a cui Sir John in Love è a volte considerato una reazione, nel clima di nazionalismo musicale a cui Vaughan Williams non sfuggiva, anche perchè il carattere predominante del lavoro ne è sicuramente l'inglesità, quasi uno studio sociale nella campagna inglese, in questo probabilmente più fedele a Shakespeare del libretto di Boito. L'eccellente produzione di Ian Judge coglie perfettamente questa caratteristica, e la esalta trasportando la vicenda nel periodo Edoardiano che aveva originato il lavoro, non senza un elemento di retrospettività che fa pensare alle commedie inglesi degli Ealing Studios, sensazione rinforzata da un linguaggio musicale che ne è quasi contemporaneo. Il lavoro richiede un cast considerevole, e l'ensemble è sicuramente il punto di forza di questa produzione: tra gli eccellenti protagonisti emergono la Meg Page di Marie McLaughin e la Alice Ford di Jean Rigby, l'oste di Nicholas Folwell, il Dr Caius di Robert Tear e il Falstaff di Andrew Shore. Sir John in Love è un lavoro inusuale, ma è esattamente il tipo di repertorio capace di mostrare al meglio un ENO fedele alla propria missione artistica.
Interpreti: Sir John Falstaff: Andrew Shore; Ford: Alastair Miles; Mrs Ford: Jean Rigby; Pistol: Graeme Danby; Rugby: Mark Richardson; Page: Russell Smythe; Mrs Page: Marie McLaughlin; Anne Page: Sarah Fox; Dr Caius: Robert Tear; Peter Simple: Richard Coxon; Mrs Quickly: Sally Burgess; Fenton: Andrew Kennedy; Shallow: Stuart Kale; Slender: Christopher Gillett; Sir Hugh Evans: Iain Paterson; Host: Nicholas Folwell
Regia: Ian Judge
Scene: John Gunter
Costumi: Tim Goodchild
Coreografo: Claire Glaskin
Orchestra: Orchestra dell'ENO
Direttore: Oleg Caetani