Protagonista il tenore Arturo Chacón-Cruz, regia di Fabrice Murgia, direzione di Giampaolo Bisanti

classica

Dopo 44 anni (interrotti dall'esecuzione concertistica diretta da Sinopoli nel 1999) è tornato all'Opera Das Rheingold in un'esecuzione interessante e innovativa, perfino esemplare in alcuni aspetti.

Personaggi tridimensionali di Moschopoulos e minimalismo di Fotopoulos.

In un musical, direi, atipico, sono state messe in scena le vicende grottesche del cane-uomo raccontate da Bulgakov nel celebre racconto censurato dalla polizia sovietica. Risultato piuttosto godibile, con qualche elemento ancora da registrare.

Keith Warner continua al Covent Garden la sua lettura ironicamente ambigua della tetralogia wagneriana

Ospiti dell'Accademia di Santa Cecilia, Maurizio Pollini, l'Orchestra del Festival Lucerna e Claudio Abbado, trionfano all'Auditorium di Roma con il Concerto per pianoforte di Schumann e la Sinfonia n. 7 di Mahler

E' impossibile ricondurre Goebbels a un'ispirazione stilistica unitaria: la sua musica è un organismo multisfaccettato, che fonde il tessuto orchestrale con le melodie di una kora o con i suoni di un campionatore. Goebbels fa un uso 'figurativo' – potremmo dire – di questi materiali, recuperando in molti momenti anche un'esposizione tonale che non ha mai carattere di retroguardia.

Successo al Teatro Regio di Troino per "Aida" con la regia di William Friedkin fedelissima al testo verdiano

Lorin Maazel concerta e dirige la serata di gala per l'inaugurazione del Palau de les Arts "Reina Sofia" di Valencia, con Angela Gheorghiu, Roberto Alagna, Carlos Alvarez un'orchestra di 101 musicisti originari della città.

The Beggar's Opera inaugura il II anno della nuova stagione lirica di Bari e ispira un corso (Lingue,Storia della Musica, Prof. Moliterni) che dimostra la possibilità di unire vita teatrale e vita studentesca.

Blacher e Harding si inseguono in una brillante esecuzione del Concerto per violino di Elgar: lo spirito del Lucerne Festival arriva nella capitale.

In scena a Modena uno spettacolo spurio, anfibio, in cui si passa dalla fisicità della parola recitata, che inscena i personaggi della commedia dell'arte (Pantalone, il pedante Dottore Graziano, il matamoro Capitan Cardon, ecc.), alla disincarnante polifonia madrigalesca, che intona a più voci i singoli personaggi.

Nella Cattedrale di Pisa l'Ex Novo Ensemble ha eseguito il "Quatuor pour la fin du temps" di Messiaen dedicato a Sergio Sablich

The Sinking Of The Titanic di Gavin Bryars, al Teatro Malibran di Venezia per la Biennale, è una musica di un tempo sospeso, lontano, che galleggia sull'oceano nella sua ostinata risacca armonica, una musica che si mantiene su un'atmosfera sommessa, evitando didascaliche evocazioni sonore della castastrofe, ma non un senso diffuso di noia.

La nuova produzione della "Forza del destino" alla Staatsoper di Berlino ha convinto sul piano musicale, meno su quello scenico.

Trionfale concerto dell'orchstra filarmonica giovanile del Venezuela diretta da Gustavo Dudamel. Sono molto giovani e bravissimi, fanno divertire e si divertono.

Grande pubblico alla Biennale Musica per la prima esecuzione in forma scenica di "Surrogate Cities_Venice" di Heiner Goebbels. Gli orchestrali in movimento tra le scenografie e i video proiettati in un cielo ritagliato tra i tetti non evitano un po' di noia.

Maskarade di Nielsen, tradotta in inglese del regista David Pountney, fa il suo debutto al Covent Garden in una vivace e colorata co-produzione con il festival di Bregenz

The bitter tears of Petra von Kant a ENO è una efficace messa in scena del dramma di Fassbinder, con una colonna sonora a volte invadente.

Boulez guida gli straordinari Wiener Philharmoniker attraverso un Bruckner fin troppo moderno e antiretorico, e uno Schönberg timbricamente virtuosistico.

Molto bene la musica, molto male la messinscena: unanime il giudizio finale del pubblico alla prima dei Lombardi alla Prima Crociata al Comunale di Firenze, con l'ispirata direzione di Roberto Abbado, un cast notevole dominato da Erwin Schrott (Pagano), Ramon Vargas (Oronte) e Dimitra Theodossiou (Giselda), e la banale e poco felice attualizzazione impressa dalla regia di Paul Curran.

Il "Socrate immaginario" di De Simone-Paisiello non è certo una proposta dalle valenze "filologiche": l'opera è incorniciata da un testo concepito ex-novo dallo stesso De Simone, che spiega al pubblico i retroscena di ciò che si vede e si ascolta, e mira ad attualizzare la parodia congegnata da Lorenzi e Galiani.

L'opera, rappresentata a San Pietroburgo nel 1789, rivela un Cimarosa diverso da quello più noto e ansioso di aprire l'oepra seria italiana alle esigenze dei tempi nuovi.

II ritmo incalzante della "folle giornata" lascia trasparire la malinconia e la sotterranea disperazione di questi personaggi impegnati in una dura lotta tra loro per la felicità.

Il pasticcio ideato nel 1789 a Vienna da Lorenzo Da Ponte ha oggi un interesse prevalentemente musicologico

Il rischio, a leggere la trama, è che un regista "alla tedesca" la trasformi nel primo caso di truffa sportiva raccontata in un' opera lirica (Licida chiede a Megacle di gareggiare al suo posto alle Olimpiadi, così se Megacle/Licida vincerà, Licida potrà sposare Aristea) ambientandola in tempi moderni con moviole, antidoping e interviste agli atleti.

Teatro Comunale di Bologna, Conservatorio, Università e Accademia di Belle Arti riesumano con begli esiti Malombra, opera nel cassetto di Marco Enrico Bossi

Anteprima a scopo benefico, davanti a una piccola platea di trecento persone, della nuova "opera" di Riccardo Cocciante e Pasquale Panella: ha poco di originale ma è facile predirle un grande successo.

Al festival Settembre Musica di Torino una tre giorni per "Qatsi" (1983-2002) l'integrale del ciclo di tre documentari di Godfrey Reggio con le colonne sonore di Philip Glass eseguite dal vivo dallo stesso compositore.

La classe esecutiva di Irvine Arditti ha tenuto a battesimo la XV edizione della rassegna "Traiettorie" di Parma con un programma per violino solo in cui sono emerse le composizioni di Berio, Kurtag e Sciarrino. Numeroso il pubblico presente al teatro Farnese.

In prima mondiale a Erfurt, in Germania, la nuova opera di Philip Glass, tratta dal romanzo "Waiting for the Barbarians" dello scrittore sudafricano John M. Coetzee