Omaggio a Napoli

"Partenope" è un omaggio a Napoli del grande Haendel che conosceva l'opera omonima di Vinci. La Cappella dei Turchini diretta da Florio ha eseguito le due opere alla Cité de la Musique, confermandosi complesso italiano di punta nel panorama internazionale. Nell'esecuzione handeliana grande successo personale soprattutto per il virtuosismo vocale mozzafiato di Sonia Prina (Rosmira) e Roberta Invernizzi (Partenope), e ovazioni per la splendida orchestra.

Recensione
classica
Cité de la Musique Parigi
Georg Friedrich Haendel
28 Febbraio 2006
Ancora un progetto di confronto "doppio" per Florio e i Turchini a Parigi. Questa volta il progetto si è realizzato alla Cité de la Musique,in collaborazione col Centro musica antica di Napoli e Festival di Beaune, e prevedeva l'esecuzione in due sere ravvicinate della "Partenope", libretto di Silvio Stampiglia dedicato alla città di Napoli, musicato da Leonardo Vinci a Venezia nel 1725 e poi da Haendel a Londra nel 1730. L'alto livello delle arie di Vinci lascia comprendere la stima di Handel per questo autore e l'esecuzione ha aggiunto una curiosità, gli intermedi comici in origine composti per "Partenope" dall'altro napoletano Domenico Sarro (eseguiti da Pino De Vittorio e Beppe Naviglio). Molto bene hanno interpretato tutti gli altri cantanti, colonne portanti della Cappella dei Turchini: Sonia Prina, Maria Grazia Schiavo, Maria Ercolano, Lucia Cirillo, Rosario Totaro e Makoto Sakurada. L'opera haendeliana – ingiustamente sottovalutata forse a causa di esecuzioni discografiche non brillanti – ha sfoggiato i suoi tesori musicali nell'interpretazione dell'orchestra dei Turchini in splendida forma, con un cast eccellente in cui brillavano i virtuosismi vocali di Sonia Prina (Rosmira) e di Roberta Invernizzi (Partenope): due artiste ai massimi livelli internazionali. Ma accanto a loro hanno ben figurato il tenore Cyril Auvity (Emilio), dal timbro morbido e raffinato, il mezzosoprano Renata Pokupic (Arsace, impervia parte di castrato), il basso-baritono Christian Senn (Ormonte) e il giovane soprano Valentina Varriale (Armindo). Il pubblico della grande sala dei concerti ha tributato accoglienze trionfali alle due "Partenopi", che ci auguriamo possano convincere i discografici francesi (Florio incide per Naive) ad inserire presto questo doppio titolo in catalogo.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.