A ParmaJazz Frontiere il rodato duo fra il sax Evan Parker e l'elettronica di Walter Prati

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Il Serse di Handel apre per la prima volta ad Atene ad inaugurare con successo la nuova politica per l'opera barocca dell'Opera Nazionale Greca

E' iniziato bene il 2002 per il Carlo Felice che ha proposto, una bella edizione di "Die Zauberflote". Spettacolo vivace e fresco, grazie alla direzione d'orchestra di Theodor Guschlbauer e alla regia garbata e originale di Daniele Abbado. Essenziali ed efficaci le scene ideate da Lele Luzzati. Ottimo il cast dominato dalla deliziosa Carmela Remigio nei panni di Pamina.

Inaugura con successo la stagione 2002 del Teatro San Carlo, Turandot di Puccini, presentata nell'allestimento di David Hockney e con la direzione di Gabriele Ferro.

Buona accoglienza a Ferrara per la prima rappresentazione Italiana di La morte di Klinghoffer di John Adams. Partitura impegnativa, messa in scena attraverso una regia funzionale ed essenziale. Buon impegno degli interpreti vocali, tutti, però, con una tremenda pronuncia inglese. Bene l'Orchestra Città di Ferrata diretta con buon controllo da Webb. Calorosi applausi alla fine.

Allestimentonon eccessivamente convincente anche se dignitoso. Nel complesso mancava di brillantezza. Buona la resa vocale della Sburlati e di Joyner

Sono tornate al Comunale di Modena, ad aprire la stagione lirica, Le Maschere di Mascagni. Kemp ne ha proposto una regia brillante nei movimenti scenici, sia dei protagonisti che del coro, all'insegna di colori accesi e dipinti favolistici. Il cast vocale era equilibrato, con qualche incertezza sparpagliata in uguale misura tra tutti i cantanti impegnati. Arpea si è impegnato a rendere frizzante la lunga partitura: il coro ha retto, l'orchestra no, mostrando cedimenti nell'intonazione e nell'equilibrio delle classi strumentali. Posti vuoti in platea e nei palchi. Tanti appausi.

100 anni dopo la prima italiana, diretta da Toscanini, Euryanthe inaugura la stagione del Teatro Lirico di Cagliari, con un sontuoso allestimento di Pier Luigi Pizzi.

Maria Stuarda di Donizetti ha aperto la stagione 2002 del Teatro Valli di Reggio Emilia. Regia sufficientemente funzionale in un'impostazione scenica statica che, alla lunga, risultava monotona. Bene Carmela Remigio nel ruolo di Maria, e Sonia Ganassi in quello di Elisabetta, nonostante una indisposizione annunciata ad apertura di serata. Coro e orchestra adeguati sotto la guida di Carminati. Applausi per tutti.

Recuperato, per l'apertura della stagione 2002 del Regio di Parma, il Marin Faliero di Donizetti. Preceduto di qualche giorno da una conferenza di studio attorno a quest'opera, il nuovo allestimento ha dimostrato tutto l'interesse per questo dramma musicale dimenticato, rivelandone, a mio avviso, anche caratteristiche inaspettate (ruolo di Elena). Molto bene i quattro protagonisti, Pertusi, Devia, Servile e Blake. Efficace la direzione musicale di Datone, adeguati senza eccellere coro e orchestra. Interessante la regia di Daniele Abbado.

Successo per la prima rappresentazione a Bari dell'opera di Niccolò Piccinni "Didon" suo capolavoro del periodo francese (1783).

Dopo troppi anni di assenza a Bologna, ritorna per poche recite un "Barbiere" di gran classe

Grande successo per "L'Olimpiade" di Cimarosa, allestimento scenico e regia eleganti, con un cast assolutamente all'altezza delle difficoltà poste dalla partitura. Il pubblico ha accolto lo spettacolo con ovazioni.

L'assenza di Domingo stravolge l'"Otello" di Vredi alla Scala. Buona la prova di Barbara Frittoli e dell'orchestra.

L'ultimo lavoro di Bellini è stato rappresentato con successo a Trieste, soprattutto grazie alla bravura di un'Elvira splendidamente interpretata dal soprano spagnolo Mariola Cantarero.

Accoglienza tiepida al Teatro Massimo Bellini di Catania per "La Battaglia di Legnano" di Giuseppe Verdi, opera giovanile pressoché dimenticata. Attenta la direzione di Nello Santi. Apprezzabile la presenza vocale e scenica di Elisabete Matos, affiancata da Cesar Hernandez e Giorgio Cebrian. Deludente la regia di Walter Pagliaro.

Un allestimento frettoloso, approssimativo e superficiale del capolavoro mozartiano, che porta un materiale (cantanti, direttore, orchestra) complessivamente decoroso fino al limite della decenza.

serata conclusiva del festival di Nuova Consonanza; in sala compositori, esponenti del mondo accademico e critici; buon successo di pubblico e ottima prova di musicisti e cantanti

Un Ballo in maschera non si può risolvere con la routine, ma è pur sempre Verdi e il pubblico è soddisfatto: che abbia ragione ad accontentarsi di quel che passa il convento?

Realizzata all'interno del Festival "Corpi del suono", la performance dell'opera di poesia e musica "Tiresia", autori il compositore Agostino Di Scipio e il poeta Giuliano Mesa, ha sottolineato l'innovativo proposta di esperienza (plurima, aperta) dello spettacolo portata avanti in questa iniziativa, dando conto dell'approfondito lavoro comune degli autori sul ritmo e aprendo una finestra critica e calata nella tragica realtà dell'oggi sulla figura del veggente cieco, inascoltato perché vede e dice ciò che l'uomo non vuole vedere e dire.

inserite qui il testo in breve

Grande compattezza drammaturgica per il Rigoletto di Vick, accolto da fischi e applausi in egual misura. Piuttosto deludente la compagnia di canto, mal sostenuta dalla direzione di Carignani.

La Khovantchina ha brillato a Parigi per il cast. Anche lfiorchestra sotto la bacchetta di James Conlon ha sfoderato molta grinta. Qualche ombra invece sulla regia previdibilissima di Andrei Serban.

Simon Rattle dirige un Parsifal intimo e ricco di sfumature, ma il suo approccio consciamente antitradizionalista frustra gli appassionati wagneriani.

"Morte a Venezia" in chiave di neoclassicismo novecentesco: il bello spettacolo di Pier Luigi Pizzi per l'ultima opera di Benjamin Britten (1973) rinnova al Comunale di Firenze il successo ottenuto due anni fa a Genova, appoggiandosi alla concertazione di Bruno Bartoletti ed al nutritissimo cast capeggiato da Jerry Hadley nel ruolo di Gustav von Aschenbach

Libretto velleitario e confuso e musica poco teatrale: anche questa volta Consuelo non passa l'esame. Sarebbe invece interessante riporporre la musica strumentale di Rendano

Insuccesso per il Rigoletto andato in scena al Malibran, complici tutte le componenti dello spettacolo: regia scenografia, cast, direzione orchestrale.

The Rake's Progress ritorna dopo quarant'anni sul palcoscenico dell'English National Opera, in una produzione fin troppo contemporanea che su uno sfondo di dissolutezza sessuale rischia di snaturare il carattere di favola morale del lavoro profondamente classico di Stravinsky