La Norma di Biondi è stata contestata da un pubblico forse troppo abituato ad impostazioni tradizionali. L'opera aveva, comunque, una propria linea interpretativa coerente, caratterizzata dalla sonorità degli strumenti originali, dai tempi ora dilatati ora più stringati, e dal dato coloristico incisivo e marcato. Bene Europa Galante e il Coro, meno bene la compagine vocale, in cui emergevano il basso Abdrazakov, la soprano Barcellona, mentre il tenore Hoon è risultato poco incisivo, e deludente la Anderson, in visibile difficoltà. Forti (ed eccessive) contestazioni del pubblico, non solo verso i cantanti ma anche nei confronti di una regia bella ed equilibrata, nonché delle scelte interpretative di Biondi.