La forza del destino è andata in scena a Parma proponendo uno spettacolo funzionale, a tratti piacevole ed efficace, in cui il regista Fassini è riuscito a gestire le 4 ore di musica con dignitoso mestiere. A tratti imbarazzante l'Alvaro di Cupido (voce sfibrata, il fraseggio: questo sconosciuto..., ecc.) mentre bene la Fantini e Colombara. Adeguata anche la direzione musicale di Rath, un poco opaca alle prese con la sinfonia d'apertura. Successo di pubblico, solo qualche brusio per il tenore nello stesso teatro dove, solo lo scorso anno, Cupido in una serata come questa sarebbe stato tempestato di "buuu...".