A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Buona produzione del Muziektheater Transparent, del Colon di Buenos Ayres e della Monnaie, questo "Jacob Lenz" rende al meglio l'idea di Rihm di essere un autore "all'indicativo" come amava definirsi quando, nel 1979, scrisse questa opera a soli ventisette anni, facendo riferimento al suo progetto di creare della musica che trovasse una comunicazione diretta con il pubblico.

Musicista straordinario, Morgan. In un affollato Teatro Nazionale, il pubblico ha assistito a un concerto non facile, eppure godibilissimo, vibrante. Bel palco, con una scenografia essenziale, vagamente metafisica. La prima parte dell'esibizione – dedicata al repertorio originale, con brani tratti dal disco d'esordio e diversi inediti che faranno parte del secondo lavoro di prossima uscita – è stata una sorpresa.

Cast vocale di buon livello nella "Cenerentola" rossiniana che la canadese Keri-Lynn Wilson ha diretto a Trieste con particolare vivacità, in sintonia con la dinamica regia di Guido De Monticelli che sperimentato una trasposizione negli anni '30 della vicenda tratta dalla favola di Perrault.

Una quotidianità goffa e imperfetta, gag esilaranti e personaggi improbabili sulla scena: è la ricetta dell'ironia tutta francese degli Storditi di Deschamps.

Tutto Mozart con Anderszewski e la Mahler Chamber Orchestra per l'inaugurazione primaverile di Ferrara Musica

Dopo Cocciante e Dalla è la volta della PFM a cimentarsi in questo nuovo tipo di opera popolare prodotto da David Zard: sound rock e canto vagamente melodrammatico non si sposano bene ma nel complesso l'opera rock funziona. E anche l'occhio ha la sua parte.

In tempi tanto neri per la cultura musicale italiana, conforta il grande coinvolgimento del pubblico suscitato dal ritorno a Napoli de "Le Nozze di Figaro" :al San Carlo da mesi non c'è più un posto disponibile per nessuna delle rappresentazioni previste e un autentico entusiasmo ha accompagnato la prima.

Doppio debutto alla Scala di Kat'a Kabanova e di John Eliot Gardiner in un suggestivo allestimento acquatico di Robert Carsen

Va in scena al Théatre des Champs-Elysées di Parigi, il Bourgeois gentilhomme di Molière con le musiche di Lully. Eccelle Vincent Dumestre alla testa dell'orchestra Le Poème Harmonique. Intelligente l'approccio registico di Benjamin Lazar.

Giovanna Marini e il suo quartetto vocale presentando il lor spettacolo europeo "La torre di Babele", il suo polifonico discorso politico sulla nostra triste stagione italiana

Josè Luis Castro ha messo in scena un Barbiere che sfruttava le scene realistiche di Carmen Laffón, le raffinate luci di Vinicio Cheli, la verve comica dei cantanti: con un Figaro giovanile (Markus Werba) e una aggraziata Rosina (Carmen Oprisanu).

English National Opera trae vantaggio dalla fedeltà alla propria missione artistica con una eccellente produzione della deliziosa commedia shakesperiana di Vaughan Williams

Per l'anno Mozart la Fondation Royaumont di Parigi ha presentato La finta giardiniera, con il complesso Opera Fuoco di David Stern, a confronto con l'opera scritta da Pasquale Anfossi, eseguita dalla Cappella dei Turchini di Antonio Florio, che ha conquistato la parità, grazie all'ottima regia di Stephan Grögler, unica per i due spettacoli, ma anche per la scoperta di Anfossi, nella cui esecuzione han brillato i cantanti e la splendida orchestra.

"Partenope" è un omaggio a Napoli del grande Haendel che conosceva l'opera omonima di Vinci. La Cappella dei Turchini diretta da Florio ha eseguito le due opere alla Cité de la Musique, confermandosi complesso italiano di punta nel panorama internazionale. Nell'esecuzione handeliana grande successo personale soprattutto per il virtuosismo vocale mozzafiato di Sonia Prina (Rosmira) e Roberta Invernizzi (Partenope), e ovazioni per la splendida orchestra.

Una produzione fresca e ben allestita per "I quatro rusteghi" di Wolf-Ferrari alla Fenice.

Uno spettacolo a più volti, tra narrazione, musica, teatro e immagini, ci racconta quel mese del 1771 in cui Mozart soggiornò a Venezia. Tra splendide arie e rapidi siparietti, un affresco a più voci e colori delle vicende dell'epoca.

Con la seconda produzione viennese dell’Ensemble für Stadtbewohner soffia in città un’aria di rinnovamento e, nell’estrema concisione del concetto registico, arriva un modo nuovo di vedere il teatro musicale contemporaneo, spolverato da quella patina di intellettualismo e musealità che spesso si rivelano d’ostacolo. Un allestimento di caratura internazionale.

Regia accorta nelle scelte ed eccellente interpretazione del basso Giacomo Prestia per un "Don Quichotte" che a Trieste non convince del tutto, complice una prova orchestrale poco aperta agli slanci della partitura di Massenet.

Un bell'allestimento del Broucek va in scena presso la Volksoper di Vienna di fronte a un pubblico esiguo ma soddisfatto. Solido il cast e la prestazione dell'orchestra. Una regia avvincente conduce con soluzioni chiare attraverso una trama fitta e onirica fatta di molti piani temporali e spaziali.

Salutato da oltre 15 minuti di applausi il ritorno a Roma dopo 38 anni dell'opera di Stravinskij in versione semiscenica per l'Accademia di Santa Cecilia, con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione esemplare di Daniele Gatti

L'Opéra Bastille ripropone la Juliette di Martinu nel poetico allestimento di Richard Jones. Ma nella sua versione originale, più vicina al testo surrealista di Georges Neveux, e guidata da uno specialista come Jirí Belohlávek.

Un Wozzeck discontinuo, ma sempre di grande forza drammatica, per l'Opera di Nizza, con un cast di medio livello ben diretto da Marco Guidarini, alla guida di un'orchestra in gran forma Regia, piuttosto discutibile, di Daniel Benoin.

Giochi invernali ma anche Olimpiadi della Cultura a Torino. Regio e Torino Danza si ispirano alla saghe nordiche cantate da Snorri Strluson e affidano lo spettacolo a Giorgio Barberio Corsetti. Ma sotto un tendone da circo le abbaglianti vicende di dèi, nani, giganti e mostri si riducono a un raccontino sbiancato, e pure di vecchia concezione teatrale.

Per le Olimpiadi della Cultura, a Torino nella Cattedrale cattolica, prima mondiale del nuovo pezzo di Arvo Part "La Sindone", commissionato dal direttore artistico di Settembre Musica, Enzo Restagno, cui il compositore estone ha dedicato il pezzo.

Al Teatro Carignano l'esperimento di Carlo Galante e Luca Fontana sul "masque" di Henry Purcell dalla "Tempesta" di Shakespeare: molte idee per un esito non convincente, spettacolarmente

In attesa del debutto in Giappone, il Bajazet di Fabio Biondi è stato proposto in anteprima e in forma di concerto al Teatro Due di Parma. "Tragedia per musica" su un libretto certo non indimenticabile di Agostino Piovene, l'opera ha svelato pagine di intensa ispirazione, sulla scorta di una lettura personalissima di Biondi. Caloroso successo alla fine.

Erwin Schrott domina nel ruolo di Figaro in una nuova produzione di Nozze al Covent Garden.

Grade successo per Mazeppa, il primo dei tre appuntamenti che l'Opera di Lione dedicherà alle opere di Cajkovskij ispirate a testi di Pushkin. L'intera trilogia che si svolgerà nell'arco di tre anni è affidata alla coppia Petrenko/Stein.

Raggiungerà Modena, Reggio Emilia e Ferrara questa produzione newyorkese che fa un po' rimpiangere Carreras...

Forte di ben dodici Tony Awards (l'Oscar americano dei musical), "The Producers" giunge finalmente in Italia: ottima la versione della consolidata Compagnia della Rancia.