La sessantunesima edizione della rassegna berlinese tra “passato, presente, futuro”

jazz

Wozzeck
Opera in tre atti di Alban Berg, testo del compositore (dal Dramma Woyzeck di G. Büchner).
Prima Rappresentazione Berlino 14 dicembre 1925.
Edizione: Universal Musik, Wien
(Allestimento in forma semi-scenica, in lingua originale con sopratitoli in italiano)

Accademia di Santa Cecilia
Auditorium - Sala Santa Cecilia
Viale de Coubertin - Roma

Un'occasione mancata per la nuova produzione di Francisco Negrin alla Royal Opera House, ma una promessa di successi futuri per la collaborazione con l'Orchestra of the Age of Enlightenment e per l'Angelica di Barbara Bonney e la Dorinda di Camilla Tilling

In tour italiano, con il nuovo disco "Bowmboï", la giovane cantautrice del Mali Rokia Traoré, erede contemporanea della tradizione dei griot

Il teatro dell'Opera di Francoforte sul Meno inaugura la stagione 2003/2004 con una prima impegnativa puntando sulla collaborazione del pluripremiato regista Richard Jones e sulla direzione musicale di Paolo Carignani.

Buona prova di Sonia Ganassi e degli altri componenti del cast vocale malgrado l'acustica penalizzante. Per adattarsi agli spazi del Politeama la regia di Curran porta l'opera negli anni dieci del Novecento.

Non ci sono segni particolarmente distintivi che permettano di riconoscere in questo "Principe Porcaro" l'opera di un Rota adolescente...

Nel suo recupero di opere dimenticate di autori marchigiani, il Teatro Pergolesi di Jesi propone un esempio perfetto della produzione operistica media del periodo immediatamente precedente all'avvento di Verdi.

Grande consapevolezza stilistica per un'esecuzione praticamente perfetta

Eseguita a Berlino "Surrogate Cities" di Heiner Goebbels: grande successo di pubblico e splendida prestazione di Simon Rattle con i suoi Berliner Philharmoniker, ma la composizione lascia a desiderare.

Torna a Settembre Musica "Experimentum Mundi", il concerto per percussioni e suoni di lavoro artigiano che Giorgio Battistelli dirige con energia travolgente da vent'anni in tutto il mondo;

Uri Caine, il jazzista newyorchese che ha già trascritto Mahler, Bach, Schumann, Beethoven e Wagner, alla Biennale Musica sfida il melodramma di Verdi, e ripensa Otello smontando una drammaturgia musicale perfetta e rimontando un work in progress in cui c'è ancora molto da organizzare.

"Lalla Rukh ovvero Guancia di Tulipano, festa teatrale con canti e danza e una storia orientale di Aldo Busi" dal Festspiel berlinese "Lalla Rukh" di Spontini, commissione ad Azio Corghi e Busi del Festival Pergolesi Spontini, è andata in scena in prima assoluta a Jesi mostrando, come genuina e personale cifra, una drammaturgia sghemba, forse inevitabile nel ricreare quella ormai socialmente inarrivabile del masque aristocratico ancièn-régime, ma condotta comunque con una certa corenza nel montaggio degli elementi e nella stessa partitura corghiana.

Rossini, Mendelssohn e Brahms risuonano nell'ampia chiesa di San Domenico, mirabilmente interpretati da uno Zimerman in perfetta forma e dalla stupefacente Orchestra "Sinfonia Helvetica" guidata da Grzegorz Nowak.

Il pubblico reagisce inferocito alla regia di Dieter Kaegi, che trasporta la Babilonia nel ventunesiòo secolo, ma è uno spettacolo perfettamente realizzato, stimolante e teatrale.

L'Adina è stata rappresentaatt nell'allestimento del 1999, ma Moni Ovadia ha ritoccato la sua regia ed è stato aggiunto un coro recentemente riscoperto

Prima rappresentazione moderna al ROF, nella sezione Il Mondo delle Farse, dell'Adelina di Pietro Generali: un'operina di scarsa personalità, però utile a conoscere meglio l'ambiente in cui il giovanissimo Rossini mosse i primi passi.

Nell'Arena Sferisterio di Macerata, unica serata con nuovo allestimento del 2003 è stata quella che proponeva Cavalleria rusticana e Pagliacci con la regia (la prima lirica) di Massimo Ranieri: da uomo di teatro, Ranieri ha cercato di tirar fuori letture ed idee connesse con la condivisa matrice mediterranea ed adatte anche allo spazio della rappresentazione, con qualche discutibilità in alcuni particolari. Buona nella media la qualità interpretativa.

Ottimo cast, ma noiosa la regia, sebbene gli inizi sembrassero promettere grandi sviluppi.

In prima esecuzione mondiale l'opera di Schedl su soggetto di Strindberg: attraverso i conflitti erotici e sentimentali dei due personaggi, l'opera evidenzia la contrapposizione tra individuo e morale pubblica e le inevitabili difficoltà nei rapporti tra uomo e donna.

La formazione specializzata nel repertorio contemporaneo e sperimentale si esibisce con un vario e avvincente programma, tra effetti speciali di luce e di amplificazione.

Un dittico che rilegge in maniera divergente la figura di Frankenstein è andato in scena, con risultati interpretativi e apprezzamento assai buoni, a Barga: al sarcastico e ambiguo concerto scenico di Gruber, è seguito un lavoro conciso ma drammaturgicamente denso di Battistelli, che rilegge la figura come androgina nella chiave della moderna creazione artistica.

Un effervescente Thomas Allen ed una sensuale Pamela Armstrong alla testa di un cast spumeggiante inaugurano a Glyndebourne un Fledermaus dal perlage perfetto.

La sensibilità e la bravura di Pavel Vernikov, Anatole Liebermann e Kostantin Bogino regalano al pubblico cividalese una splendida esecuzione dei Trii di Smetana e Cajkovskij.

Al Valle d'Itria la riproposta della versione del Werther che Massenet approntò per il baritono Battistini: altra operazione culturale dagli esiti controversi. Bella la regia di Bernard.

Convincente la riproposta della Proserpine di Paisiello, nel bicentenario della data di stesura, al Festival della Valle d'Itria, che nel progetto del suo direttore artistico Sergio Segalini resta sempre teso a restituire al pubblico i misconosciuti capolavori frutto dell'asse culturale Parigi-Puglia (alias i maestri 'napoletani-emigranti')

L'opera di Mozart ha inaugurato il Cantiere di Montepulciano in un'edizione che puntava sulla comicità, sui ritmi veloci, sulla spontaneità giovanile.

Ai Münchner Opern-Festspiele è stato riproposto l'allestimento di Rinaldo firmato da David Alden, Paul Steinberg e Buki Shiff. Le vicende della Gerusalemme liberata sono state lette come una commedia sexy, un delirio visivo fatto di ambienti coloratissimi, forti contrasti stilistici, un trascinante ritmo di immagini. Ben assecondato dalla direzione di Ivor Bolton.

Dopo 10 anni l'opera torna a Caracalla con una Carmen dall'impostazione sorprendentemente cameristica per un teatro all'aperto

I Münchener Opern-Festspiele hanno riproposto l'allestimento del Ritorno di Ulisse in patria del 2001, con Rodney Gilfry e Vivica Genaux nei ruoli dei protagonisti. La regia di David Alden si muoveva sul confine malcerto tra la amara rappresentazione delle umane fragilità e la vacua ironia.

Con l'Otello, trionfa Enelino Pidò alle Chorégies di Oranges. Uno spettacolo musicalmente riusciuto, fino all'ultimo messo in dubbio dagli scioperi.