Un dittico inusuale

Per inaugurare la nuova stagione, la Neue Oper di Vienna ha scelto una combinazione insolita: Die 7 Todessünden di Kurt Weill e Katzelmacher, l'opera di Kurt Schwertsik tratta dal film ononimo di Fassbinder. Buoni gli esiti anche se la serata si è rivelata troppo lunga e a tratti noiosa.

Recensione
classica
Neue Oper Wien
Kurt Weill
20 Gennaio 2005
A livello cittadino, ma non solo, la Neue Oper di Vienna si è stabilita con un programma operistico fatto di rarità e perle sconosciute del repertorio moderno e contemporaneo. Due di queste sono state presentate in un accostamento insolito durante la serata di apertura della stagione: Die 7 Todessünden di Weill e Katzelmacher di Schwertsik. Anche se apparentemente i due lavori sembrano tra loro molto distanti, un filo tematico e musicale li lega. Da una parte, infatti, Schwertsik nell'impronta pluristilistica della sua partitura utilizza alcuni stilemi che lo avvicinano al ductus popolareggiante del Weill più conosciuto; la tematica sociale e politica, invece, sottostà alle vicende di entrambe le opere. L'allestimento di Weill si regge soprattutto sulla regia un po' glamour, sulle coreografie di Zanella e sulla prestazione orchestrale, poiché la giovane Daniela Fally nei panni di Anna non ha ancora il carisma sufficiente per questa parte e più che guardare ai dogmi esecutivi della teoria brechtiana, sembra ispirarsi all'operetta e al musical. Katzelmacher è un'opera tratta dalla piece teatrale e al film di Rainer Werner Fassbinder, ma vista la lunghezza di questo secondo lavoro (circa 100 minuti), ci si chiede perché voler aggiungere un Weill, di cui si sarebbe benissimo potuto fare a meno. La prestazione dei cantanti, tutti giovani e alle prime armi, è omogenea e aiuta il dispiegamento drammatico della vicenda nella sua teatralità, anche se verso la fine il tutto si trascina con un senso di deja vu e monotonia. L'orchestra, anche questa formata da giovanissimi, accompagna con sicurezza e ricchezza timbrica e espressiva, soprattutto nella seconda partitura, in cui sono richieste ai singoli strumenti doti di notevole virtuosismo. L'esito alla fine è buono, ma la serata si è rivelata troppo lunga e a tratti noiosa.

Note: nella stessa serata sarà eseguita l'opera "Katzelmacher" di Kurt Schwertsik, tratta dall'ononima piéce teatrale di Rainer Werner Fassbinder

Interpreti: Annette Schönmüller, Anna Clare Hauf, Daniela Fally, Dois Langara, Tanja Watzinger, Thomas Rettenseiner, Dimitrij Solowjow, Marco Di Sapia, Dieter Kschwendt-Michel, Manfred Equiluz, Nina Kripas, Gabriele Wappel

Regia: Leo Krischke

Coreografo: Renato Zanella

Orchestra: Amadeus Ensemble Wien

Direttore: Walter Kobéra

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