Dopo l'annuncio di qualche mese fa, è stata presentata ufficialmente l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini", in un Teatro Municipale di Piacenza gremito. Muti ha sottolineato il valore della musica e dell'impegno per i giovani musicisti italiani. Prima parte prove vere e proprie e seconda parte esecuzione dei primi due movimenti della "quinta" di Cajkovkij. Tanti applausi hanno ugurato buon lavoro a questi ragazzi.
E' stato bello vedere Riccardo Muti dialogare con i suoi giovani musicisti, tutti di nero vestiti come si conviene ad un'orchestra, e tutti attentissimi alle parole e ai gesti del loro Maestro, con qualche rapido sguardo tra l'incuriosito e l'indagatore lanciato oltre le sue spalle, a scrutare un teatro gremito proprio per loro. Così, dopo l'annuncio di qualche mese fa, è stata presentata ufficialmente l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini", in un Teatro Municipale di Piacenza che ne rappresenta la sede invernale, mentre d'estate sarà il Ravenna Festival ad ospitare la nuova compagine. Quindi un'orchestra sostenuta dai due Comuni emiliani, dallo stesso Ravenna Festival e dalla Fondazione Toscanini, ma soprattutto da un Muti che ha introdotto la serata sottolineando il valore culturale e sociale dell'arte musicale, ricordando quale esempio emblematico la trasferta con l'orchestra della Scala nel 1997 a Sarajevo. Parole che non hanno mancato di evidenziare il panorama difficile della musica in Italia - fondi sempre più scarsi e prospettive che non sembrano migliorare la situazione - ma che si sono infine rivolte a questo impegno concreto per i quasi ottanta giovani musicisti presenti, età media ventiquattro anni, schierati a seguire le indicazioni del loro "nume tutelare" il quale, nella prima parte di questa lezione-concerto, li ha condotti per mano tra le pieghe del primo movimento della quinta sinfonia di Cajkovskij. Istruttivo anche per il pubblico, che ha potuto farsi un'idea del lavoro di cesello che prepara un'esecuzione musicale. Poi, nella seconda parte, tutto d'un fiato primo e secondo movimento, con l'impressione generale di un'orchestra dalle buone potenzialità, che già va in cerca di quel "suono italiano" che Muti persegue quale dato distintivo, prioritario, e che invoglia ad aspettare la prossima occasione d'ascolto. Alla fine tanti e tanti applausi per questi ragazzi e per Muti, che ricorda: "se i giovani sono il "lievito", qualcuno dovrà pur portare la "farina"." Speriamo che il "mugnaio" sia in ascolto.
Orchestra: Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini"
Direttore: Riccardo Muti
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