Una lettura psicanalitica dell'opera non compresa fino in fondo dal pubblico

L'assenza di Raimondi non inficia il buon esito della serata, che eccelle sul piano visivo, con ironia

Daniele Gatti propone con intelligenza letture insolite del corpus beethoveniano, infarcito da cinque prime assolute

La lettura asciutta di Gatti e l'alto professionismo dei cantanti segnano le coordinate di una produzione efficace senza inutili sfarzi

Nella natale Legnago, un'efficace riproposta dell'opera comica che Salieri scrisse sul primo libretto di Da Ponte

Quattro istituzioni culturali bolognesi unite per un'operetta del concittadino Respighi

Esecuzione esemplare, rigorosa e fantasiosa insieme, con il Concerto Italiano di Alessandrini e dodici solisti che eseguono i cori a parti reali.

Uno spettacolo affascinante ma non compreso da tutti, dimezzato al suo debutto da un'ennesima agitazione sindacale che sta contrapponendo i dipendenti del teatro bolognese.

Flórez e Mei mandano in visibilio un pubblico solitamente amorfo. Ma tanto merito va anche al lavoro ottimale di regista e direttore.

Prestazione vocale in ascesa per Bocelli. Cio che manca è la presenza scenica a fare il personaggio. Ottime Gertseva e Léger.

Il "Moïse et Pharaon" diretto da Muti con la regia di Ronconi è una produzione che esprime pienamente lo stile delle due firme

Produzione da non perdere di quest'opera negletta, che una lettura musicalmente azzeccata ha fatto sembrare più pregevole di quanto forse non sia