Un'esecuzione teatralissima della Passione secondo Giovanni uscita dal gesto estroverso e trascinante di Diego Fasolis, con ottimi interpreti vocali e strumentali

La Lemper porta anche a Bologna la sua celebrata interpretazione di Weill, galvanizzando orchestra e pubblico.

Grazie a un cast perfetto sul piano vocale e soprattutto scenico, il regista riesce a concretizzare un progetto teatrale vincente. Meno meditata pare invece la direzione di Jonathan Webb, funzionale ma priva di momenti memorabili

Celebrazione mozartiana con due testi insoliti, di limitato spessore artistico, ma non privi di momenti suggestivi, tra il vero e il falso, tra l'antico e il moderno.

Nella rilettura di Znaniecki, l'incrocio di storia e mitologia svela le metafore del testo di Parini, mentre Dantone e i cantanti ci restituiscono un Mozart tardobarocco

Bologna inaugura la stagione con una "Traviata" in cui direttore, cantanti e regista percorrono strade insolite, magari non convincenti per tutti, e tuttavia degne d'attenzione e interesse

La rinuncia forzata all'allestimento scenico non inficia il successo di uno dei titoli migliori fra la misconosciuta produzione italiana di Meyerbeer e segna il trionfo del giovane contralto russo Marina Prudenskaja

Vi sono tutti gli ingredienti per confezionare un ottimo "Trovatore", ma le scelte stilistiche inficiano il risultato complessivo, procurando un'esecuzione senza storia

Esecuzione vocale e strumentale di prestigio, nonostante una serie di scelte musicali non sempre condivisibili

Cantanti di primissimo ordine per un "Oedipus Rex" di struggente umanità

Come in un lungo, ininterrotto festeggiamento, si susseguono le apparizioni italiane coincidenti con l'ottantesimo compleanno del grande direttore francese, giunto ora a inaugurare una nuova edizione del Festival bolognese

Serata inusuale all'insegna della favola, sostenuta dall'inventivo allestimento di Michal Znaniecki