Inaugurata la stagione d'opera del Teatro Regio di Parma con una rara "Alceste" profondamente segnata dall'incrocio delle personalità di Bruno Bartoletti e Liliana Cavani. Eleganza in scena e lettura musicale lenta e profonda. Molto Brava la Antonacci. Successo alla fine.

Dopo l'annuncio di qualche mese fa, è stata presentata ufficialmente l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini", in un Teatro Municipale di Piacenza gremito. Muti ha sottolineato il valore della musica e dell'impegno per i giovani musicisti italiani. Prima parte prove vere e proprie e seconda parte esecuzione dei primi due movimenti della "quinta" di Cajkovkij. Tanti applausi hanno ugurato buon lavoro a questi ragazzi.

Ancora una nuova opera commissionata dal Teatro Comunale di Modena, da offrire ai giovani delle scuole. Questa volta il compositore coinvolto è Matteo D'Amico che, complice il "librettista" Sandro Cappelletto, ha realizzato "Lavinia fuggita", opera da camera in un prologo e sette scene dal racconto di Anna Banti. Pubblico non numerosissimo ma applausi per tutti.

La rassegna "Traiettorie" di Parma giunge quest'anno alla sua quattordicesima edizione. Il programma inaugurale presentava musiche di Toshio Hosokawa, Magnus Lindberg, Jonathan Harvey e di Fausto Romitelli. Protagonista l'Ictus Ensemble, che si è confermato formazione di riferimento in questo repertorio di fronte ad un folto pubblico.

Un Macbeth sicuramente originale è stato proposto nel cartellone del Ravenna Festival. Micha van Hoecke ha calato infatti l'opera di Verdi in atmosfere ispirate a "Trono di sangue" di Akira Kurosawa. Bello lo spettacolo ma un poco straniante pensando all'impianto drammaturgico verdiano. Bravi gli interpreti.

Bel recupero della "Tempesta" di Shakespeare con musiche di Sibelius per l'apertura della quinta edizione delle "Notti Malatestiane". Efficace il ritmo drammaturgico della rappresentazione valorizzata dalla varietà della partitura.
Meritato successo alla fine.

Il Ravenna Festival ha aperto la propria quindicesima edizione affidandosi alla costellazione musicale di Philip Glass, un caleidoscopio di suoni e di timbri che hanno rappresentato l'idea di "musica del mondo" del compositore di Baltimora. Soddisfatto il pubblico.

Secondo e ultimo allestimento operistico del Festival Verdi 2004, "Il corsaro" del Regio di Parma ha presentato uno spettacolo piacevole, riuscendo a sottolineare l'interesse per un Verdi "minore".

Omaggio ad un'Europa allargata attraverso una coproduzione che coinvolge Polonia, Olanda e Italia per questo allestimento de "Les Indes Galantes" diretta con esperienza e gusto da Frans Brüggen a Ferrara. Scene funzionali e musica in primo piano per un successo ampiamente meritato.

Il Festival Verdi 2004 si è aperto con una nuova produzione del "Simon Boccanegra" che, all'imponenza dell'impianto scenico, ha saputo unire un dato musicale dall'adeguata intensità. Il regista Hugo De Ana ha offerto una lettura efficace e Bruno Bartoletti che ha messo tutta la sua esperienza alla guida del coro e dell'Orchestra del Teatro Regio. Applausi alla fine.

Boulez a Parma in occasione dell'inaugurazione del Reggio Parma Festival 2004 – e in omaggio all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – ospitato al "Paganini" con il "suo" Ensemble Intercontemporain e con un programma che proponeva brani di Donatoni, Petrassi, Berio, oltre ad una composizione in prima esecuzione italiana di Ivan Fedele. Precise le esecuzioni, un poco discontinuo il programma. Alla fine dal numeroso pubblico "standing ovation".

Due opere pensate per il teatro di marionette sono state proposte nell'ambito del Lugo Opera Festival 2004: una più conosciuta, "El retablo de Maese Pedro" di Falla e una rara come "La bella dormente nel bosco" di Respighi. Impianto registico (Znaniecki) molto ricco e macchinoso per entrambe. Sisillo alla guida dell'orchestra del Comunale di Bologna ha trovato maggiore ispirazione nella partitura di Respighi. Pubblico soddisfatto.