Una scala per i Pagliacci

Al Ponchielli il debutto nel teatro d'opera del regista Leo Muscato

Recensione
classica
Teatro Ponchielli Cremona
Francis Poulenc
06 Novembre 2009
Un dittico originale e insolito per il debutto nel teatro d’opera di Leo Muscato. La voix humaine, per la prima volta al Ponchielli, mette in scena il dramma psicologico vissuto da una jeune femme (Charlotte Riedijk ha sostituito Tiziana Fabbricini per un’improvvisa indisposizione). Un monologo telefonico di 40 minuti dove la musica è amplificatore di sbalzi umorali e stati d’animo della protagonista, tra cambi improvvisi di registro e silenzi eloquenti che evocano l’altra presenza, invisibile, dell’interlocutore amante. C’è la solitudine del cuore, l’abbandono e la disperazione di chi ha amato troppo. Un monologo consumato al cellulare, in una strada deserta e fumosa di nebbie, nel cuore di una notte illuminata dalla fredda luce di un lampione.Un gioco di tensioni psicologiche che la Riedijk brava cantante rivela forse troppo presto e musica e azione scenica non riescono a fondersi bene. E ancora amore e tanta passione in Pagliacci che Muscato ha voluto rappresentare senza quei riferimenti spazio tempo che avrebbero suggerito “l’idea di un meridione stereotipato”. Ed è in questa seconda messa in scena colorata e vivace (le maschere, esagerate e molto buffe, si ispirano alla commedia dell’arte) che il regista da il meglio di sé facendo emergere, con bravura e in modo efficace, il “dietro le quinte” dello spettacolo e la vita privata dei protagonisti. La scenografia ci fa seguire le vicende e tutto intra-vedere come una casa di bambola mentre una scala diventa luogo ideale su cui muovere i protagonisti nei momenti più concitati dell’opera. Insomma i personaggi e la folla di cori si muovono bene sulla scena e tutte le voci convincono ma più di tutti piace Tonio (Ivan Inverardi) per la sua voce potente e profonda e la sua mimica perfetta da scemo commediante.

Note: La voix humaine. Tragédie lyrique in un atto di Jean Cocteau. Musica di Francis Poulenc. Pagliacci. Dramma in un prologo e due atti. Parole e musica di Ruggero Leoncavallo. Nuovo allestimento. La voix humaine: rappresentata in lingua originale con sopratitoli in italiano Pagliacci: Assistente alla regia: Valentina Escobar. Movimenti coreografici: Sandhya Nagaraja. Assistente scenografo: Alberto Nonnato Mimi: Rufin Doh, Valentina Escobar, Sandhya Nagaraja, Mauro Parrinello. Repliche: 8 novembre Prossime recite: Como, Brescia, Jesi, Ferrara, Pavia Foto: Federico Zovadelli

Interpreti: La voix humaine: Une jeune femme Charlotte Riedijk. Pagliacci: Esther Andaloro (Nedda), Mickael Spadacini (Canio), Ivan Inverardi (Tonio), Giulio Pelligra (Peppe), Enrico M. Marabelli (Silvio).

Regia: Leo Muscato

Scene: Antonio Panzuto

Costumi: Monica Iacuzzo

Orchestra: Orchestra I Pomeriggi Musicali

Direttore: Matteo Beltrami

Coro: 1. Coro del Circuito Lirico Lombardo 2. Coro di voci bianche dell'Istituto Pareggiato "C. Monteverdi" di Cremona

Maestro Coro: 1. Antonio Greco. 2. Raul Dominguez

Luci: Alessandro Verazzi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo