Un Elisir d'amore western

Nuova produzione a Liegi dell'opera di Donizetti con un ottimo Davide Giusti

Recensione
classica
Opéra Royale de Wallonie, Liegi, Belgio
Gaetano Donizetti
19 Giugno 2015
Un'idea d'allestimento che funziona, un cast giovane ma già ben capace a sostenerne i ruoli, la direzione musicale di Bruno Campanella con la sicurezza tranquilla dell'esperienza, una regia arguta e inventiva, che è la cifra immancabile dei lavori di Stefano Mazzonis di Pralafera e che tanto piace al pubblico della Wallonia. Ecco il sapiente mix che ha decretato il successo della nuova versione de l'Elisir d'amore di Donizetti ambientata in un Far West dove, si sa, abbondavano ciarlatani e creduloni. Una Frontiera divertente, “all'italiana”, nei modi dissacranti di Sergio Leone, dove ci si concede anche la licenza di scambi di battute tra la scena e l'orchestra, e pure qualche strizzatina d'occhio all'attualità belga. Tra gli interpresti si fa apprezzare, e applaudire subito caldamente, sin da “Quanto è bella, quanto è cara”, il giovane tenore marchigiano Davide Giusti, che si era già fatto notare al suo debutto all'Opera di Liegi all'inizio dell'anno nella parte di Fenton nelle Allegre Comari di Windsor, e che nei panni di Nemorino è parso da subito a suo agio, molto piacevole da sentire e vedere, già maturo nel tratteggiare l'evoluzione del personaggio che delizia infine la sala con una apprezzabilissima “Una furtiva lagrima”cantata con incantevole dolcezza. Da il suo meglio anche Maria Grazia Schiavo nella parte di Adina, che sfodera una bella voce ma non ha sempre la capacità di focalizzare su di se l'attenzione. Sala invece conquistata pure dal Dottore Dulcamara interpretato da Adrian Sampetrean, e da un Laurent Kubla che rende simpatico il personaggio di Belcore. Ambientazione azzeccata ma scene un po' troppo semplicistiche, rallegrate però dallo scorazzare il scena di uno sveglio cagnolino, e al contrario costumi fin troppo curati per essere nel selvaggio West.

Note: Libretto Felice Romani da Le Philtre d’Eugène Scribe Nuova produzione dell'Opéra Royal de Wallonie-Liège

Interpreti: Maria Grazia Schiavo (Adina), Davide Giusti (Nemorino), Adrian Sampetrean (il dottore Dulcamara), Laurent Kubla (Belcore), Julie Bailly (Giannetta)

Regia: Stefano Mazzonis di Pralafera

Scene: Jean-Guy Lecat

Costumi: Fernand Ruiz

Orchestra: Orchestre de l'Opéra Royal de Wallonie

Direttore: Bruno Campanella

Coro: Chœurs de l'Opéra Royal de Wallonie

Maestro Coro: Marcel Seminara

Luci: Michel Stilman

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