A qualche anno dal battesimo americano e a una paio di stagioni dal debutto parigino, il “Tristano” di Peter Sellars e Bill Viola approda con una compagine in larga parte rinnovata al Festival di Lucerna, mai così generoso di opera come quest’anno. Il risultato è un’operazione ibrida, difficilmente etichettabile, un interessante amalgama di personalità artistiche eteroclite, che concorrono ciascuno con il proprio linguaggio a raccontare il proprio Tristano.
Il segno visivo forte di questo “Tristano” si deve senza dubbio ai video di Viola, che in tre stazioni – Purificazione, Il risveglio del corpo di luce, La dissoluzione del sé – disegna un percorso astratto e parallelo attraverso gli elementi più caratteristici del suo linguaggio (immagini fortemente rallentate di rituale ieraticità, corpi e movimenti che sfidano la gravità, l’acqua e il fuoco). Quanto alla regia, Sellars pare rinunciare ad una difficile sintesi fra linguaggi, limitandosi ad una “mise en espace” negli spazi aerei della Konzertsaal del bellissimo edificio di Jean Nouvel, quasi nave protesa sulle chiare acque del prospiciente lago. Tuttavia, piazzare il coro in galleria alle spalle del pubblico e dispiegare i cantanti sui vari piani della sala, se paga sul piano del movimento, ha dei costi su quello della resa acustica, anche per la scelta “antiwagneriana” ma inevitabile di collocare l’orchestra sulla scena.
Sul podio, Esa Pekka Salonen dirige con autorità e rigore la brillante Philharmonia Orchestra, ottenendone un suono sontuoso (ma l’emozione spesso latita). Ottimo il cast vocale, dominato dalla solida Isolde di Violeta Urmana e dalla sommessa umanità della Brangäne di Ann Sofie von Otter. Il Tristan di Gary Lehman convince soprattutto nella dolorosa attesa del terzo atto. Accoglienza calorosa.
Note: Esecuzione semiscenica in coproduzione con Philharmonia Orchestra e Konzerthaus Dortmund. In collaborazione con il Southbank Centre London e la Symphony Hall Birmingham.
Interpreti: Gary Lehman (Tristan), Matthew Best (König Marke), Violeta Urmana (Isolde), Jukka Rasilainen (Kurwenal), Stephen Gadd (Melot), Anne Sofie von Otter (Brangäne), Joshua Ellicott (Ein Hirt/Ein junger Seemann), Darren Jeffery (Ein Steuermann)
Regia: Peter Sellars
Scene: video Bill Viola
Orchestra: Philharmonia Orchestra
Direttore: Esa-Pekka Salonen
Coro: Voci maschili dello Schweizer Kammerchor
Maestro Coro: Norbert Balatsch