Tristan e Isolde sul Titanic

Nonostante i ritocchi, non funziona il "Tristan und Isolde" dell'Oper Köln.

(foto Klaus Lefebvre)
(foto Klaus Lefebvre)
Recensione
classica
Oper der Stadt Köln
Richard Wagner
26 Aprile 2009
Poche settimane fa cadeva questo "Tristan" scatenando polemiche vivaci nella stampa tedesca: com'era possibile che proprio l'Oper Köln che nemmeno tre anni fa si meritava i galloni per aver trionfato con l'impresa titanica di un "Ring" in due giorni contando (quasi) solo sulle sue forze interne potesse registrare un tale insuccesso in una "normale" opera wagneriana? E per di più in discussione erano soprattutto scelte musicali giudicate dai più inadeguate. Alla sesta recita, a spettacolo oramai rodato e con un cast largamente rimaneggiato, in realtà i problemi restavano. Nuovi erano i due protagonisti, ma, se Robert Gambill appariva fin dall'inizio non completamente all'altezza del ruolo, Marion Ammann si apprezzava per la finezza del fraseggio più che per autorità vocale (e comunque "Mild un leise" convinceva pienamente). Più solide le prove di Samuel Youn come Kuwenale e soprattutto di Elena Zhidova come Brangäne, che metteva in ombra in non poche occasioni la padrona. I problemi più seri però li poneva la direzione musicale di Markus Stenz che soltanto nel terzo atto acquistava spessore drammatico, dopo un primo atto incolore e un secondo atto pasticciatissimo. E ancor peggio faceva la regia di David Pountney che, oltre a non risolvere i nodi drammaturgici dell'opera, contribuiva non poco a creare difficoltà ai cantanti, specie nel secondo atto, costringendoli ad acrobazie sulle costruzioni di Robert Israel fra il futurismo psichedelico alla Depero e la camera dei bimbi di Ikea. Una regia in costante equilibrio fra immagini scombinate e trovate francamente ilari (fra tutte, nel primo atto, gli innamorati sulla prua della nave come Di Caprio e Kate Winslett in "Titanic"). Malgrado tutto, buona accoglienza del pubblico a conferma che Wagner, comunque, vince sempre.

Note: Altre rappresentazioni: 3, 8, 21, 24 maggio 2009

Interpreti: Marion Ammann (Isolde), Robert Gambill (Tristan), Mischa Schelomianski (König Marke), Elena Zhidova (Brangäne), Samuel Youn (Kurwenal), Gerardo Garciacano (Melot), Jeongki Cho (Ein junger Seemann), Johannes Preißinger (Ein Hirt), Jong Min Lim (Ein Steuermann)

Regia: David Pountney

Scene: Robert Israel

Costumi: Marie-Jeanne Lecca

Orchestra: Gürzenich-Orchester Köln

Direttore: Markus Stenz

Coro: Chor der Oper Köln

Maestro Coro: Andrew Ollivant

Luci: Hans Toelstede

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