Tosca barocca

Successo a Jesi per l'opera pucciniana firmata Gasparon

Recensione
classica
Festival Pergolesi Jesi
Giacomo Puccini
07 Novembre 2014
Con Tosca, Jesi ripropone l'allestimento a cura di Gasparon che andò in scena nell'estate 2008 all'Arena Sferisterio di Macerata, poi ripreso nell'autunno di quell'anno al "Pergolesi"; una messa in scena ideata appunto per gli enormi spazi del teatro maceratese, e che appare sproporzionata sul palcoscenico jesino: vi giganteggia un'enorme parete polifunzionale, che da altare si trasforma in palazzo e infine in carcere. Marmi neri screziati in oro, trabeazioni e capitelli si ispirano alle architetture e ai colori del Bernini e del Borromini; Gasparon ha anche come riferimenti Caravaggio e la drammaticità dei suoi chiaroscuri e David per la "rigida aulicità" dei costumi. Ne esce l'atmosfera di una Roma cupa, fastosa e decadente al tempo stesso, che ben si sposa con i ritmi serrati del dramma. Nel cast spiccano la Theodossiou e Roy, interpreti d'eccezione per la bellezza dei timbri vocali e il pathos che hanno saputo conferire ai loro personaggi. Roy in particolare ha sfoggiato una voce corposa e potente, ricca di sfumature, il cui unico neo è forse la tendenza a crescere troppo sul registro acuto. Nell'ottimo cast si sono distinti anche l'altro tenore, Pugliese, così come Beggi, eccellente fagottista che si è dedicato al canto solo da pochi anni rivelando notevoli capacità espressive e duttilità vocale. Thomas Hall ha reso il personaggio di Scarpia in tutta la sua lascivia nel crescendo dell'insana passione per Tosca, attraverso una interpretazione fredda e rigida del personaggio, di contro alla passionalità dei protagonisti. L'orchestra, pur con le poche prove d'insieme, ha dato il meglio di sé grazie alla direzione di Pirolli, che ha saputo creare una bella continuità tra questo allestimento a tinte forti e la partitura pucciniana.

Interpreti: Dimitra Theodossiou- Tosca Alejandro Roy- Mario Cavaradossi Thomas Hall- Scarpia Fabrizio Beggi- Angelotti Saverio Pugliese- Spoletta Paolo Orecchia- sagrestano Giacomo Medici- Sciarrone Gianni Paci- un carceriere Ilaria Frenquelli- il pastorello

Regia: Massimo Gasparon

Scene: Massimo Gasparon

Costumi: Massimo Gasparon

Orchestra: FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore: Antonio Pirolli

Coro: Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini"; Coro dei Pueri Cantores "D.Zamberletti" di Macerata; Coro di voci bianche Scuola Musicale "G.B. Pergolesi" di Jesi

Maestro Coro: Carlo Morganti;Gian Luca Paolucci; Michele Quagliani

Luci: Massimo Gasparon

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Per la prima volta quest’opera di Händel è stata eseguita a Roma, in forma di concerto

classica

A Ravenna l’originale binomio Monteverdi-Purcell di Dantone e Pizzi incontra l’eclettico Seicento di Orliński e Il Pomo d’Oro

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro