Santa Cecilia inaugura all'insegna del sacro
Un intenso ed energico Pappano interpreta Bruckner e Verdi

Recensione
classica
Apertura della Stagione Sinfonica dell'Accademia di Santa Cecilia nel segno del sacro e delle opere ultime: la Nona Sinfonia di Bruckner e i Quattro Pezzi Sacri di Verdi appartengono infatti all'ultima stagione creativa di entrambi i compositori e, per quanto riguarda l'austriaco si tratta di un lavoro incompiuto, essendo la morte sopraggiunta dopo che aveva completato solo tre movimenti. Eccellente prova dell'orchestra, che si conferma ai livelli internazionali consolidati dalle recenti tournée all'estero e che è stata sempre pronta nel seguire il gesto largo e appassionato di Antonio Pappano, il quale ha messo davvero tutte le sue energie nella direzione. Se qualcosa tuttavia può essere migliorato nella formazione ceciliana è nella sezione degli archi: in Bruckner è talvolta mancata quella compattezza e corposità sonora - nel forte ma soprattutto nel piano e pianissimo - che ci si aspetterebbe per esempio dai circa trenta strumentisti presenti nelle fila dei violini I e II, risultato peraltro ottenibile se tutti suonassero con lo stesso impegno delle prime parti. Più a suo agio nell'universo sonoro verdiano, l'orchestra ha trovato un partner di altissimo livello nel Coro Accademico, che davvero merita un elogio, insieme al suo Maestro, Ciro Visco: non è frequente trovare in una formazione corale né la capacità espressiva né, soprattutto, la duttilità dinamica che il complesso ceciliano ha mostrato di avere, arrivando - negli ultimi due pezzi di Verdi - a creare sonorità di rara delicatezza e intensità.
Lunghi applausi da parte del pubblico hanno concluso il concerto, che anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - presente all'inaugurazione - ha mostrato di apprezzare.
Orchestra: Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia
Direttore: Antonio Pappano
Coro: Coro dell'Accademia di Santa Cecilia
Maestro Coro: Ciro Visto
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