Pianisti virtuosi
Bellucci inaugura il festival veneziano dedicato a Charles-Valentin Alkan
Recensione
classica
Prosegue l'interessante ricerca del Palazzetto Bru Zane a Venezia che ha inaugurato il 28 settembre un nuovo festival dedicato a Charles-Valentin Alkan, compositore e pianista virtuoso dell'Ottocento ammirato da Liszt e da Chopin ma dimenticato dai posteri forse proprio per la difficoltà esecutiva delle sue opere. Ad inaugurare il ciclo di concerti è stato invitato Giovanni Bellucci, acclamato interprete lisztiano che sa coniugare una straordinaria tecnica con una sincera sensibilità, protagonista ideale dunque per la riuscita di una serata consacrata al virtuosismo. Il primo assaggio con lo stile di Alkan è avvenuto attraverso l'op. 16, produzione giovanile scelta da Bellucci in quanto programma di una sua prossima pubblicazione per la Brilliant (che conterrà anche i tre brani di Alkan per pianoforte e orchestra che saranno eseguiti in concerto il 21 novembre con l'Orchestra di Padova e del Veneto). Il ritratto di Alkan che ne esce è quello di un ventenne ancora acerbo nei contenuti ma che mostra già una fervida inventiva, una grande abilità tecnica e una chiara predilizione per il lato vistuosistico che il pianismo stava prendendo in quel periodo storico di pari passo con gli sviluppi costruttivi dello strumento. La distanza con gli altri autori in programma è quindi naturale: da un lato Chopin con il “Souvenir di Paganini”, dove il virtuosismo è sempre e comunque al servizio della poesia, e dall'altra Liszt con le parafrasi di Wagner e di Verdi, grandioso e profondo, esibizionista e filosofo al tempo stesso. Ma la strada del giovane Alkan è ancora lunga ed in salita e lo porterà a scrivere con piena maturità stilistica negli anni '50 dell'Ottocento due opere monumentali come la Grande Sonata da concerto per la viola e la Grande Sonata per il pianoforte “Les quatre Âges”. Opere che potremo ascoltare nei sette concerti di questo primo festival autunnale al Centro di musica romantica francese.
Interpreti: Giovanni Bellucci, pianoforte
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