La sfida era cominciata sei stagioni fa con l'haendeliano "Ariodante": rendere credibile un'orchestra d'opera tedesca anche in un repertorio assai poco consueto. Alla terza esperienza nello stesso teatro, Andrea Marcon questa sfida può dire di averla vinta, offrendo la sua prova finora più convincente e proprio con il compositore conterraneo, che forse più di ogni altro ha contribuito ad affermarlo come uno degli interpreti più autorevoli nel barocco. Marcon impone e ottiene dal motivatissimo gruppo di strumentisti della Frankfurter Museumorchester un suono filologicamente credibile e ricchezza di colori e dinamiche che ben si sposano con l'espressiva facondia dell'"Orlando furioso" di Vivaldi. Un’opera che meriterebbe altro che il più che modesto spettacolo firmato da David Boesch, coadiuvato da Dirk Becker per la scena pressoché fissa, Meentje Nielsen per gli abiti di scipita quotidianità e Olaf Winter per le psicheliche luci: un tedioso assemblaggio di gag più o meno riuscite (e molto dejá vu), una buona dose di approssimazione, pochissima cura del dettaglio. Se lo spettacolo regge è solo grazie all’esperienza degli interpreti più navigati in questo repertorio, il cui talento vocale dà il giusto peso a quello che rimane essenzialmente un teatro di voci. Salutata da vere ovazioni già al termine di "Nel profondo cieco mondo", Sonia Prina è la mattatrice della serata: il suo è un Orlando esuberante, dal perfetto controllo vocale e stile impeccabile. Ottima prova anche per l'introversa maga Alcina di Daniela Pini, ammaliatrice dal bel timbro scuro e morbidezza di suono. William Tower è un Ruggiero più credibile nel versante patetico che nel canto d'agilità. Dei membri della compagine del teatro, una bella sopresa è il Medoro di Paula Murrihy. Successo caloroso.
Note: Altre rappresentazioni: 18, 21, 26 febbraio; 6, 12, 14, 20 e 31 marzo 2010.
Interpreti: Daniela Pini (Alcina), Brenda Rae (Angelica), Florian Plock (Astolfo), Katharina Magiera (Bradamante), Paula Murrihy (Medoro), Sonia Prina (Orlando), William Towers (Ruggiero)
Regia: David Boesch
Scene: Dirk Becker
Costumi: Meentje Nielsen
Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester
Direttore: Andrea Marcon
Luci: Olaf Winter