L'appassionante Mahler di Chailly
A Dobbiaco con l'Orchestra di Lipsia
Recensione
classica
La tournée mahleriana della Gewandhausorchester di Lipsia diretta da Riccardo Chailly non poteva cominciare che a Dobbiaco, luogo tanto caro al compositore boemo che proprio in Alta Pusteria scrisse gli ultimi suoi capolavori. Torna così in Italia, dopo due anni di assenza e per la prima volta in questi luoghi, la prestigiosa orchestra tedesca con la Nona di Mahler - portata oggi a Lubiana e nel fine settimana al festival di Salisburgo e che sarà il programma per l'inaugurazione della propria stagione a Lipsia, la numero 233, il prossimo 6 settembre. L'incontro tra la più antica orchestra d'Europa e il direttore milanese è un'affinità elettiva, un'intesa che trova appagamento reciproco e che regala a Dobbiaco un'esecuzione sublime della Nona Sinfonia. Il secondo movimento si allontana dalla giovialità contadina del Ländler – spesso inteso come richiamo della ritrovata serenità pusterese dell'autore - scegliendo una lettura più tagliente, appoggiandosi cioè su quell'indicazione “sehr derb” (molto rude) che prosegue in linea nel “sehr trotzig” (molto ostinato) del terzo movimento, entrambi spediti nel tempo. Due movimenti rigidi e pungenti che fanno da giusto contraltare agli altri due, dove una vibrante ed appassionata voglia di vivere porta ora ad un'esplosione sonora di rabbia nell'Andante comodo, ora alle vette della quiete celeste in quei sovrannaturali pianissimi che l'orchestra di Lipsia riesce ad eseguire alla fine dell'Adagio. Esecuzione memorabile al Centro Culturale Grand Hotel di Dobbiaco, una struttura nata alla fine del 1800 per volontà delle ferrovie dell'Impero, che trasformarono la Val Pusteria nella meta ideale delle vacanze per i sudditi. Tra loro Mahler, la cui musica oggi risuona nella sala a lui dedicata, difronte alla piccola stazione ferroviaria di Dobbiaco, da cui tutto è cominciato.
Orchestra: Gewandhausorchester di lipsia
Direttore: Riccardo Chailly
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