La valigia di Boccadoro

Una valigia traboccante di cd, il pubblico che vi pesca a caso, come fosse un pozzo di S. Patrizio, Carlo Boccadoro che racconta il disco e lo mette in ascolto: l’idea è tanto semplice quanto efficace, soprattutto perché non c’è intento pedagogico, né piglio cattedratico, semmai la conoscenza partecipata del ‘padrone di casa’, condita dal suo tipico humor. Il percorso di Jukebox, giunto al terzo di quattro appuntamenti (si chiuderà lunedì 10 marzo), è innanzi tutto un autentico viaggio nella possibilità, guidato in parte dal caso e in parte dall’enciclopedico eclettismo della discoteca di Boccadoro, dentro cui c’è veramente di tutto, dal ‘600 barocco a Stockhausen, dal rock californiano ai ‘lati b’ del jazz e del blues. Viene alla luce quella trasversalità di interessi e che anima tutte le iniziative artistiche di Boccadoro, dalla sua musica ai programmi di Sentieri selvaggi. Soprattutto, senza neanche rendersene conto si è catapultati in un contesto di ascolto condiviso, simile alle esperienze di lettura di gruppo, in un angolo poco noto ma sorprendente di Milano, come quello dei Frigoriferi Milanesi nella zona dell’ex palazzo del ghiaccio, diventato spazio polifunzionale. Poi è del tutto un caso se dalla pesca esce solo musica del '900, stabilendo un percorso ancora più compatto ma non meno vertiginoso, che va da Pietro Tonolo ai Fleetwood Mac, dal giovane Messiaen al David Crosby in crisi, da Bruce Hornsby a Grant Green, dal McCartney semi-sconosciuto al Coltrane più classico. È un viaggio da cui non si ha che da guadagnare, a prescindere dal grado di competenza musicale, perché apre i pori dell’immaginazione e della curiosità, stabilisce connessioni effimere ma legittime come sempre sono le scoperte, perché una valigia è una valigia e non chiede altro che viaggiare.

Note: Ultimo appuntamento: lunedì 10 marzo, ore 21.30; Frigoriferi Milanesi, via Piranesi 10, Milano. http://www.marcosymarcos.com/Jukebox/atlante_musicale.html