La prima volta di un'opera in Giordania con Traviata

Zeina Barhoum nel ruolo di Violetta (e di impresario fondatore dell'Amman Opera Festival)

Recensione
classica
Amman Opera Festival Amman
Giuseppe Verdi
19 Luglio 2017

Come può una giovane soprano che ha Traviata in repertorio avere la certezza di essere scritturata in un’importante produzione? Semplice: basta crearsi un proprio festival. È quello che ha pensato la cantante giordana Zeina Barhoum, la quale si è inventata l’Amman Opera Festival, che è stato inaugurato all’Anfiteatro Romano di Amman il 19 luglio scorso. Sostenuta da sponsor giordani e grazie alla propria rete di amicizie nell’ambito artistico, la Barhoum ha fatto arrivare la Sichuan Philharmonic Orchestra dalla Cina, il coro della Batumi Opera House dalla Georgia, le ballerine da Amman, mentre i cantanti erano di varie nazionalità. A dare unità e coerenza a questa ramificazione di professionalità sono stati chiamati il direttore Luigi Tazzieri e il regista Luigi Orfeo. Questa Traviata è la prima opera mai rappresentata in Giordania, ma il pubblico si è letteralmente commosso, ritrovando in essa i conflitti e le passioni radicali presenti negli sceneggiati arabi, il che fa ben sperare per il futuro dell’opera in Giordania. Qui il contesto culturale ha consigliato di intervenire su due elementi che non potevano essere rappresentati senza rischiare l’accusa di “apologia del vizio”: la prostituzione di Violetta, debitamente tenuta nascosta all’ignara stampa locale, e il brindisi, con i bicchieri sostituiti da fiori, ugualmente simbolo di gaiezza. Come sfondo scenografico è stato utilizzato il frontescena dell’Anfiteatro Romano, costumi e arredi nel segno della tradizione. Zeina Barhoum, nel ruolo di Violetta, ha saputo tener testa all’impeto tenorile del peruviano Andrés Veramendi (Alfredo), condividendo con il baritono slovacco Šimon Svitok (Germont) l’eleganza del canto lirico. Tra gli altri segnaliamo la presenza di un tenore giordano, Ady Naber (Gastone).

Note: 1600 spettatori

Interpreti: Zeina Barhoum (Violetta), Andrés Veramendi (Alfredo), Šimon Svitok (Germont), Ady Naber (Gastone), Michele Filanti (Barone),Noema Erba (Flora), Francesco Leone (Dottore), Thayana Roverso (Annina), Maksym Levchenko (primo ballerino)

Regia: Luigi Orfeo

Scene: Barhoum Design Branding

Costumi: Laith Maalouf e sartoria Bianchi Milano

Corpo di Ballo: Misk - Amman

Coreografo: Rania Kamhawi

Orchestra: Sichuan Philharmonie - Cina

Direttore: Lorenzo Tazzieri

Coro: Batumi Opera House - Georgia

Luci: Luigi Orfeo e server locale

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