La prima volta di Giuditta

L’oratorio di Almeida a Francoforte

Brenda Rae (Giuditta) foto Wolfgang Runkel
Brenda Rae (Giuditta) foto Wolfgang Runkel
Recensione
classica
Oper Frankfurt Frankfurt am Main (Francoforte sul Meno)
12 Giugno 2010
"La Giuditta“, oratorio del portoghese Francisco António de Almeida composto durante gli anni dell‘apprendistato romano e eseguito per la prima volta nel 1726, ha avuto il suo battesimo scenico nella seconda scena dell‘Oper Frankfurt. Come altri compositori coevi, Almeida sceglie un soggetto ideale per tempi di scontro di civiltà e di forti contrapposizioni ideologiche e religiose, particolarmente popolare nell‘ambiente artistico romano. Più che alla Betulia del 588 a.C., a questo retroterra fa riferimento Guillaume Bernardi, per il suo spettacolo ricca di riferimenti all‘iconografia cinque e seicentesca della decapitazione del generale assiro Oloferne per mano della nobile vedova Giuditta, “la giudea”, esempio di virtù e di determinazione nel nome della fede nel Dio di Israele. Nonostante la staticità di un testo evidentemente non pensato per la scena, Bernardi costruisce uno spettacolo agile e non banale che sfrutta le molteplici possibilità dell‘articolato impianto scenico di Dirk Becker e le qualità dei quattro ben assortiti interpreti. Nella distribuzione vocale brillano la protagonista Brenda Rae, perfetta nel rendere attraverso i complessi virtuosismi vocali l‘ardore mistico di Giuditta, e Christiane Karg, la cui matura personalità musicale emerge in maniera autorevole anche nel ruolo minore di Achiorre. Ozia, prelato intrigante e manipolatore secondo Bernardi, è ben caratterizzato da Matthias Rexroth che riscatta con indubbio talento scenico una certa monotonia di fraseggio. Delude in parte Julian Prégardien, non sempre all‘altezza delle asperità vocali di Oloferne. In una gabbia al centro della scena suona l‘orchestra, diretta con brio e ricchezza inventiva da Felice Venanzoni, anche autore di riuscite varianti barocche alla strumentazione originale.

Note: Prima rappresentazione assoluta in forma scenica. Altre rappresentazioni: 14, 16, 18, 20, 21 giugno 2010.

Interpreti: Brenda Rae (Giuditta), Julian Prégardien (Oloferne), Christiane Karg (Achiorre), Matthias Rexroth (Ozia)

Regia: Guillaume Bernardi

Scene: Dirk Becker

Costumi: Jorge Jara

Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester

Direttore: Felice Venanzoni

Luci: Matthias Paul

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento