La maschere di Kogoj

L'opera di un triestino inaugura Maribor Capitale europea della cultura 2012

Recensione
classica
Opera and Ballet Maribor Maribor
13 Gennaio 2012
Il nome di Marij Kogoj (1892-1956), compositore triestino di lingua slovena del primo Novecento, è noto solo a pochi cultori e conoscitori. Dopo gli studi a Vienna nella classe di composizione di Franz Schreker e al corso di strumentazione di Arnold Schoenberg, egli fu, nel primo dopoguerra, fra i protagonisti della stagione futurista giuliana e slovena. La città slovena di Maribor, Capitale europea della cultura 2012, ha inaugurato le manifestazioni col quarto allestimento in assoluto dell'opera più importante di Kogoj: "Crne maske" ("Le maschere nere", su libretto tratto dall'omonimo dramma di Leonid Andreev) - 2 atti e 5 scene composti tra il 1924 ed il 1926, ed eseguita per la prima volta nel 1929 a Lubiana. Il manoscritto appariva da tempo infarcito di correzioni e tagli postumi, risalenti alle revisioni del 1957 e del 1990, quando 8 anni fa il direttore d'orchestra sloveno Uroš Lajovic, docente di direzione d’orchestra all’Università di Vienna, s'incaricò di una revisione critica della partitura, sfociata nell'allestimento attuale. Un'opera, va detto, che non si presta certo ad un ascolto spensierato. La trama verte attorno al dramma intimo del protagonista, Lorenzo di Spadaro, la cui identità va sgretolandosi nel corso di un ballo in maschera, al cospetto di figure simboliche e momenti allegorici, fino a spogliarlo e ridurlo ad un puro anelito di redenzione. L’orchestra del Teatro lirico di Maribor, cui non avrebbe nuociuto qualche prova in più, non ha reso giustizia al tessuto musicale vivo, denso e complesso di questo capolavoro dell'espressionismo in musica mitteleuropeo. Né sono parsi all'altezza della prova i cantanti (Jože Vidic nel ruolo di Lorenzo) che, pur scenicamente abili, accusano un carente controllo della potenza vocale che ne compromette il necessario equilibrio con l’orchestra.

Regia: Janez Burger

Scene: Numen, Ivana Radenovic

Costumi: Alan Hranitelj

Orchestra: Orchestra sinfonica del Teatro lirico SNG di Maribor

Direttore: Uroš Lajovic

Coro: Coro del Teatro lirico SNG di Maribor

Maestro Coro: Daniela Candillari

Luci: Pascal Mérat

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento