La lezione di Zerbinetta

A Baden-Baden "Ariadne" di classe ma lontana dal miracolo del "Rosenkavalier" del 2009

a sinistra Christina Landshamer (Najade), Rachel Frenkel (Dryade), Lenneke Ruiten (Echo), a destra Renée Fleming (Ariadne) con Robert Dean Smith (Bacchus). La foto è di Markus Kaesler/Festspielhaus Baden-Baden.
a sinistra Christina Landshamer (Najade), Rachel Frenkel (Dryade), Lenneke Ruiten (Echo), a destra Renée Fleming (Ariadne) con Robert Dean Smith (Bacchus). La foto è di Markus Kaesler/Festspielhaus Baden-Baden.
Recensione
classica
Festspielhaus Baden Baden Baden Baden
Richard Strauss
22 Febbraio 2012
Per il Festival di inverno 2012, a Baden-Baden si torna a Richard Strauss e si ritenta il colpo del formidabile “Rosenkavalier” di tre anni fa: stesso direttore, Christian Thielemann, che nel frattempo ha lasciato Monaco per Dresda, e una distribuzione che ricalca quella del 2009, con Renée Fleming e Sophie Koch in due ruoli chiave. Ma i miracoli raramente si ripetono e anche questa volta il risultato, va detto, ben al di sopra di quanto si veda normalmente, lascia qualche perplessità. Renée Fleming rimane la Primadonna (che è) ma come Ariadne è fin troppo trattenuta e introspettiva. Se lo strumento vocale comincia a risentire di qualche segno del tempo, guadagna l’espressione e la straordinaria varietà di fraseggio, tutta costruita sul filo dello scavo interiore. Dal canto suo, Sophie Koch risolve in maniera diligente ma vagamente sottotono un ruolo che frequenta da anni. Travolgente è invece la Zerbinetta di Jane Archibald, brillante e profonda, smaliziata e umanissima nella lezione di vita a Ariadne di “Großmachtige Prinzessin”. Quanto agli altri, se Dean Smith è un Bacco vocalmente sicuro ma piatto, difficile trovarne di inadeguati, specie i veterani Eike Wilm Schulte e René Kollo, nel cameo del maggiordomo. Una conferma è la straordinaria sintonia di Thielemann con il mondo straussiano. Nessuna frase è banale sotto la sua guida sicura: tutto si tiene, ogni dettaglio si coglie nella stringente logica musicale e drammatica. A pochi mesi dall’incarico a Dresda, l’intesa con i bravissimi strumentisti della Staatskapelle è già perfetta e destinata a risultati importanti. Nella curata regia di Philippe Arlaud, preludio e opera si seguono in un continuo riuscito e efficace. I coloratissimi costumi déco squillano nelle bianche linee curve della scena. Successo caloroso.

Note: Nuova produzione del Festspielhaus Baden-Baden per i Winterfespiele 2012. Date rappresentazioni: 18, 22 e 25 febbraio 2012.

Interpreti: Eike Wilm Schulte (Ein Musiklehrer), Sophie Koch (Der Komponist), Renée Fleming (Ariadne/Primadonna), Robert Dean Smith (Bacchus/Der Tenor), Jane Archibald (Zerbinetta), Nikolay Borchev (Harlekin), Kenneth Roberson (Scaramuccio), Steven Humes (Truffaldin), Kevin Conners (Brighella), Christian Baumgärtel (Ein Tanzmeister), Roman Grübner (Lakei), David Jerusalem (Perückenmacher), Michael Ventow (Offizier), Christina Landshamer (Najade), Rachel Frenkel (Dryade), Lenneke Ruiten (Echo), René Kollo (Der Haushofmeister)

Regia: Philippe Arlaud

Scene: Philippe Arlaud

Costumi: Andrea Uhmann

Orchestra: Dresdner Staatskapelle

Direttore: Christian Thielemann

Luci: Philippe Arlaud

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