Applausi e grida di consenso hanno accolto la prima di Elektra per la regia di Schweigkofler e la direzione musicale di Kuhn. La nuova produzione del Teatro Comunale di Bolzano è intensamente drammatica ed emozionante, sia nella lettura musicale sia nell’allestimento teatrale. La vera protagonista è la violenza, fisicamente rappresentata con i colori del sangue ed un susseguirsi d'azioni brutali. L’opera si apre con le percosse delle ancelle nere sull’ancella bianca, l’unica dalla parte di Elektra. Quest’ultima calpesterà fisicamente la madre, caduta a terra sotto i colpi dell’infausta profezia. è ancora Elektra, al centro della scena sotto una luce rossa, che sferra in aria i colpi mortali con l’ascia che uccise Agamennone, mentre Oreste uccide la madre. al termine della scena finale, quando Elektra stramazza al suolo e Crisotemide grida il nome del fratello, Oreste compare sulle impalcature del palazzo con le mani coperte di sangue. allo stesso tempo, nella parte più in basso della scena, si consuma un’ultima violenza: l’ancella bianca uccide con la stessa ascia le ancelle nere. L’intera opera non raffigura un crescendo tragico (manca sul palco la danza finale) quanto la chiusura di un cerchio: il restauro dell’ordine. Meravigliose Anna Katharina Behnke (Elektra), consumata emotivamente e fisicamente dalla tragedia, ed Anna Maria Chiuri (Clitemnestra) che regalano una lunga scena intensa e registicamente perfetta. Le loro voci, assieme a quella di Michela Sburlati (Crisotemide) sono vibranti e potenti, tanto da risultare sempre chiare e al di sopra di un’orchestra collocata sul piano del palco e numericamente imponente. La scena, divisa tra ‘alto’ e ‘basso’, è particolare ed innovativa, seppur ricordi, assieme ai costumi, la produzione 2008 del Liceu di Barcellona.
Note: Repliche a Bolzano (16 gennaio), Modena (23/24 gennaio), Piacenza (29/30/31 gennaio), Ferrara (13/14 febbraio)
Interpreti: Elektra: Anna Katharina Behnke/Elena Popovskaya; Crisotemide: Michela Sburlati/Maida Hundeling; Clitemnestra: Anna Maria Chiuri/Michaela Binder-Ungueranu; Egisto: Richard Decker; Oreste: Thomas Gazheli/Wieland Satter.
Regia: Manfred Schweigkofler
Scene: Michele Olcese
Costumi: Violeta Nevenova
Orchestra: Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna
Direttore: Gustav Kuhn
Coro: Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Maestro Coro: Corrado Casati
Luci: Andrej Hajdinjak