Una fiaba romantica graziosa e innocente. È la Sonnambula, nuovo allestimento prodotto dal Circuito Lirico Lombardo messo in scena al Ponchielli di Cremona, dopo il debutto al Sociale di Como (14 ottobre). Il regista Vizioli ha scelto di ambientare l’opera tra gli spazi aperti e lineari della bassa. Luoghi da queste parti più familiari dove lo scenografico “C’era una volta” lascia intravedere all’orizzonte padane pianure in inverno. Sebbene gli abitanti del villaggio nei loro costumi a tinte calde rimandino alla pittura dei macchiaioli (queste le note di regia), a noi ricordano un presepe napoletano mentre quell’alito di vento che muove le tende nella stanza del Conte Rodolfo ci porta a una calda notte estiva di belliniana Sicilia. Insomma...Una libera evocazione di luoghi, spazi in cui il coro di Antonio Greco si muove senza soffocare le scene.
Jessica Pratt sfodera bravura tecnica ed espressiva, esalta gli stati d’animo contrastanti vissuti da Amina e sa giocare abilmente con la voce su sottili sfumature nelle arie più intense. Tra Amina ed Elvino (Enea Scala) c’è equilibrio e presenza scenica. Convince poco il Conte Rodolfo (Alexej Yakimov), voce di basso profonda ma non abbastanza importante per dare forza al personaggio. Quella di Sonnambula è di per sé una trama semplice e facile e leggero è questo allestimento che non ha alcuna pretesa di stupire con effetti speciali. Il pubblico riconosce la bravura della Pratt, loda Marina Bucciarelli (Lisa) vincitrice del Concorso As.Li.Co. ma esprime un disaccordo troppo severo nei confronti del direttore Massimo Lambertini che dirige l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali e guida i cantanti con cura in recitativi e arie e in queste riconosciamo il belcanto belliniano. Quei “buh” alla fine? Alquanto offensivi.
Note: La Sonnambula - Melodramma in due atti di Felice Romani. Musica di Vincenzo Bellini. Prima rappresentazione: Milano, Teatro Carcano, 6 marzo 1831.
Nuovo allestimento
Coproduzione dei Teatri del Circuito Lirico Lombardo
Assistente alla regia Ilaria Sainato
Foto Elisabetta Molteni
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