Arriva da Baden-Baden questa nuova lettura del "Flauto magico" di Robert Carsen che si era già confrontato nel 1994 con l'ultima opera mozartiana al festiva d'Aix. Perché scegliere la sterminata Bastille e non lo spazio più raccolto di Garnier? La risposta è facile da trovare. Basta guardarsi intorno e vedere la sala stracolma. Una scelta commerciale, certo comprensibile, ma artisticamente indifendibile. I primi a pagare il conto salatissimo sono gli strumentisti e il direttore, Philippe Jordan: questo ultimo ha fatto crescere enormemente l'orchestra, capace oggi di sofisticate finezze coloristiche. Eppure è uscito dalla fossa un suono soffocato, senza alcun contrasto timbrico, senza rilievo. Le dimensioni post-wagneriane del teatro sembrano avere meno messo in difficoltà i cantanti. Ma non tutti. Quella più attesa, perché giocava in casa, la francese Sabine Devieilhe è apparsa impacciata, vuoi per il peso di confrontarsi con la parte della Regina della notte, vuoi perché la sua è una lettura intima, poco adatta all'occasione. Bravissima la Pamina di Julia Kleiter: bello il legato, una voce di velluto avvolgente. Perfettamente a suo agio tanto con il canto quanto con la recitazione, Daniel Schmutzhard, alle prese con un Papageno senza stonature. Un vero trionfo è stato quello del tenore Pavol Breslik: un Tamino da manuale, intelligente, seducente, sempre stilisticamente corretto.
Carsen ha optato per una tinta mortifera, giocando con i costumi neri che contrastano con il verde della foresta proiettata dal video. Ma non ha brillato per ispirazione. La scelta di dislocare i cantanti facendoli spesso entrare dalla platea l’abbiamo già vista (tra l’altro nel suo “Tannhäuser”). Accurata per la direzione dei cantanti, una produzione destinata a non lasciare il segno.
Note: La "prima" di questa produzione è stata dedicata a Gerard Mortier, il sovrintendente, mozartiano convinto, scomparso lo scorso 9 marzo.
Ha firmato il video, che è sembrato assai poco funzionare con quanto si vedeva su scena, Martin Eidenberger.
Interpreti: Pavol Breslik (Tamino), Eleonore Marguerre (Erste Dame), Louise Callinan (Zweite Dame), Wiebke Lehmkuhl (Dritte Dame), Daniel Schmutzhard (Papageno), Regula Mühlemann (Papagena), Franz Josef Selig (Sarastro), François Piolino (Monostatos), Julia Kleiter (Pamina), Sabine Devieilhe (Königin der Nacht).
Regia: Robert Carsen
Scene: Michael Levine
Costumi: Petra Reinhardt
Direttore: Philippe Jordan
Coro: Patrick Marie Aubert