All’insoddisfatto Barbaja che chiedeva più “smanie” tenorili per soddisfare il pubblico napoletano, raccontano le cronache che il bistrattato librettista Francesco Berio rispondeva tranquillo: “È impietosibile; ho concentrato tutto l’interesse su Desdemona nel terzo atto”. Quando poi, come a Zurigo, il ruolo è affidato ad una vera mattatrice come Cecilia Bartoli – che non smentisce le attese del pubblico di fedeli accorsi a Zurigo per il suo debutto nel primo Rossini serio della sua lunga carriera di belcantista – il fulcro del dramma si sposta decisamente sulla protagonista femminile, lacerata fra la fedeltà al vincolo amoroso con il reietto Otello e la volontà paterna, che la vorrebbe fra le braccia di Rodrigo, cittadino esemplare. Del resto, lo stesso spettacolo di Leisher e Caurier, autentico dramma borghese di eleganza e cura apprezzabilissimi, è chiaramente sbilanciato sulla primadonna e riduce i due, peraltro ottimi, protagonisti maschili (Osborn e Camarena) quasi a comprimari della tragedia di Desdemona. E anche il dovuto spazio riservato al duello tenorile all’ultimo acuto del secondo atto è schiacciato dalla grande scena “di follia” di Desdemona che chiude l’atto (il momento forse più forte dello spettacolo) e precede la fine tragica. Come detto, un vero trionfo per la Bartoli: la voce ancora freschissima e la tecnica infallibile, mettono in secondo piano un certo indulgere al patetico nel gesto scenico laddove il ruolo imporrebbe grandezza di tragédienne. Di gran qualità anche il resto del cast, compresi i ruoli minori. Chi invece non convince appieno è il direttore Muhai Tang per l’andamento spesso concitato e la resa poco omogenea del tessuto musicale. Discreta la prova dell‘Orchestra La Scintilla, con qualche defaillance negli assoli. Grande successo.
Note: Nuova produzione. Altre rappresentazioni: 17, 27 febbraio, 1, 3 e 6 marzo 2012
Interpreti: John Osborn (Otello), Cecilia Bartoli (Desdemona), Peter Kálmán (Elmiro Barbarigo), Javier Camarena (Rodrigo), Edgardo Rocha (Iago), Liliana Nikiteanu (Emilia), Nicola Pamio (Il Doge), Ilker Arcayürek (Gondoliero)
Regia: Moshe Leisher e Patrick Caurier
Scene: Christian Fenouillat
Costumi: Agostino Cavalca
Orchestra: Orchestra La Scintilla der Oper Zurich
Direttore: Muhai Tang
Coro: Zusatzchor und Zuzüger der Oper Zürich
Maestro Coro: Jürg Hämmerli
Luci: Christophe Forey e Hans-Rudolph Kunz