Cantori poco teutonici
"Die Meistersinger" con i Wiener diretti da Gatti, a Salisburgo
Recensione
classica
Alla fine di una esecuzione dei “Maestri cantori” di altissimo livello, qualche autoproclamato conoscitore si è permesso di fischiare Roberto Saccà e Daniele Gatti che sembrano avere un difetto imperdonabile: quello di essere italiani. Un insulto per gli artisti e una prova di arroganza che hanno finito per indispettire la maggior parte del pubblico, invece conquistata.
La sfida di questi “Maestri cantori” era difficile. Come mostrare su scena l’apologia dell’arte tedesca evitando le trappole della propaganda nazionalista, della de-costruzione arbitraria o della satira? L’universo scelto da Stefan Herheim, a partire dall’industria dei giocattoli di Norimberga, è quella dei racconti popolari e più precisamente della cultura Biedermeier. Tutto si svolge a casa di Hans Sachs i cui mobili sono di volta in volta ingigantiti, come se fossero sottomessi ad una lente d’ingrandimento, per offrire il quadro scenico dei tre atti. La focalizzazione su Sachs fa del suo monologo del III atto, “Wahn, Wahn, überall Wahn” la chiave di volta dell’opera, cui risponde naturalmente la celebrazione della creatività su cui l’opera si conclude. La regia è caratterizzata da una direzione degli attori eccellente, notevole nelle due pantomime di Beckmesser, negli atti II e III. È invece rovinata a causa di prese di posizione poco convincenti, come la caduta di Sachs davanti alla folla “Wachet auf!”. Regia promettente, ma incompiuta.
Realizzazione musicale che ha lasciato senza fiato, in cui dominano le interpretazioni di Markus Werba (Beckmesser) e di Michael Volle (Sachs). Sotto la bacchetta entusiasta e sempre precisa di Gatti, i Wiener Philharmoniker confermano la loro supremazia assoluta in questo repertorio: un suono glorioso senza essere pesante, sensuale e sottile senza essere manierato.
Interpreti: Anna Gabler, Monika Bohinec, Michael Volle, Roberto Saccà, Georg Zeppenfeld, Markus Werba, Peter Sonn, Thomas Ebenstein, Guido Jentjens, Oliver Zwarg, Benedikt Kobel, Franz Supper, Thorsten Scharnke, Karl Huml, Dirk Aleschus, Roman Astakhov, Tobias Kehrer.
Regia: Stefan Herheim
Orchestra: Wiener Philharmonilker
Direttore: Daniele Gatti
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