Argerich e Zilberstein insieme a Bolzano
Le due fuoriclasse del pianoforte inaugurano il Busoni
Recensione
classica
La lunga estate musicale di Bolzano regala quest'anno una collezione di talenti al femminile che stupisce ed esalta ad ogni concerto. Dopo Susan Graham diretta da Colin Davis e in attesa di Maria João Pires al fianco di Claudio Abbado, ieri sera Martha Argerich e Lilya Zilberstein hanno inaugurato con un'esibizione straordinaria la 58° edizione del Concorso pianistico internazionale “Busoni” (di cui sono entrambe membri della giuria). Anche se gli anni colorano la chioma ribelle della pianista argentina, il tocco della Argerich è quello di sempre, sferzante ed energico, e trova il suo perfetto complementare nell'avvolgente cantabilità della Zilberstein. Due timbri diversi, due personalità eccezionali, due fuoriclasse che il Concorso Busoni annovera nel suo albo d'oro. «Ma non ci siamo trovate a competere assieme nello stesso anno!» - scherzava la Argerich dopo concerto. Le due pianiste hanno attraversato il programma del concerto dimostrando una totale padronanza del mezzo tecnico come di quello interpretativo, dal virtuosismo e dall'espressività drammatica del lisztiano Concerto Pathétique alle intuizioni melodiche ed agogiche di una difficile op.46 di Schumann, sapendo sottolineare nella Fantasia di Mozart-Busoni sia l'amplificazione patetica tipica delle trascrizioni del compositore di Empoli sia la magia cristallina dell'intima voce mozartiana. Anche se la conclusione del concerto era esaltante con il Concertino di Šostakovic; e la Prima Suite di Rachmaninov, è impossibile indicare l'esecuzione migliore della serata, poiché ogni partitura stava nelle loro corde in un continuo dialogo tra due grandi solisti com'è la natura stessa del duo pianistico. Bis e standing ovation si sono alternati allungandosi nella notte. Nessuno avrebbe voluto lasciare la sala.
Interpreti: Martha Argerich & Lilya Zilberstein
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana
classica
A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista