Alla Monnaie "Jenufa" tra fiaba e realtà
A Bruxelles con la regia di Alvis Hermanis
Recensione
classica
Un elegante mix di folklore, art nouveau, fiaba e realismo, per un'opera dalla forte tensione drammatica e ricerca compositiva ancora interessante. Preceduto dalla fama di essere uno dei più originali nuovi regista d'opera europei, il 49enne lettone Alvis Hermanis ha fatto il suo debutto al Teatro de la Monnaie mettendo in scena "Jenufa", il capolavoro del 1904 del compositore ceco Leoš Janácek, in una nuova produzione in cui Hermanis firma anche le scene. Per il primo e terzo atto, spazio diviso in riquadri dove si muovono gli interpreti con pose stilizzate, un po' come marionette o nei film muti, per un dramma che, partendo dallo sfregio del bel viso della protagonista conduce all'amore vero, quello basato sulla nobiltà d'animo. Un “fattaccio” accaduto in uno paesino della Moravia, presentato quasi come una favola, che mostra presto però tutto il suo duro realismo, tant'è che nell'atto di mezzo, il secondo, il regista fa un salto temporale mostrando la povera stanza di Jenufa e della sua matrigna Kostelnicka, la sagrestana, arredata con moderni elettrodomestici quali un piccolo televisore in bianco e nero che resta sempre accesso mentre si compie il destino dell'innocente figlio illegittimo di Jenufa. E' un crescendo di tensione drammatica ben sostenuto dalla voce del soprano inglese Sally Matthews, una Jenufa che passa dalla spensierata gioventù ad una ben più matura consapevolezza, mentre Jeanne-Michèle Charbonnet dal bel timbro di voce sembra un po' a disagio nei tormenti della sagrestana-matrigna-assassina. I costumi sono molto curati, anche per il coro che però è relegato nella parte alta della scena, per una messa in scena sostenuta innanzitutto dalla raffinata interpretazione della partitura da parte dell'Orchestra della Monnaie diretta da Ludovic Morlot.
Note: Nuova produzione Teatro de la Monnaie, Coproduzione Teatro Comunale di Bologna, Teatro Bolshoi di Mosca
Interpreti: Sally Matthews (Jenufa)
Regia: Alvis Hermanis
Scene: Alvis Hermanis
Costumi: Anna Watkins
Coreografo: Alla Sigalova
Orchestra: La Monnaie Symphony Orchestra
Direttore: Ludovic Morlot
Coro: de la Monnaie
Maestro Coro: Martino Faggiani
Luci: Video: Ineta Sipunova
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