Abbado apre Lucerna
Concerto inaugurale con Brahms, Schoenberg e Beethoven
Recensione
classica
Il Festival di Lucerna festeggia i suoi 75 anni e i 10 della guida di Claudio Abbado. La serata inaugurale è stata aperta dai discorsi delle autorità, seguiti da un intervento di Daniel Barenboim, presente in cartellone con due concerti della sua orchestra Divan, ma anche investito di un ruolo istituzionale (prevedibile che la sua presenza a Lucerna sia maggiore in futuro). Il direttore ha avuto buon gioco nel parlare di “Rivoluzione”, termine in questa sede parzialmente svuotato di senso e diventato quest’anno etichetta al festival, come radicalizzazione dell’evoluzione. Poi ha ricordato come la Divan sia luogo di pace, dove convivono palestinesi, israeliani e pure egiziani, questi ultimi a rischio di guerra civile.
Dopo di che è salito sul podio Abbado a dirigere l’"Ouverture Tragica" di Brahms, ottenendo dalla “sua” orchestra del festival sonorità che avevano la compatta densità del velluto. Di seguito il pezzo forte della serata: dai "Gurre-Lieder" di Schoenberg, l’abbinamento (secondo la riduzione di Erwin Stein suggerita da Abbado) del brano orchestrale n. 11 e del Lied “Tauben von Gurre!”, cantato dal mezzosoprano giapponese Mihoko Fujimura. Voce elegante, eppure capace di exploits wagneriani. L’organico gigantesco non ha mai perso per un attimo un’assoluta trasparenza, anche nei passaggi più esplosivi. Il pubblico ha salutato con entusiasmo l’esecuzione.
In chiusura l’"Eroica". Il Beethoven di Abbado riserva sempre sorprese. Stavolta la scelta di tempi lenti (sei minuti in più). Nel secondo tempo hanno preso insieme forma tensioni inarrivabili e cesellature dolcissime. Nell’ultimo, Abbado pur nel ritmo travolgente è riuscito a isolare ogni voce dell’orchestra, fin quasi a scomporla. E come di regola succede, il suo Beethoven alla fine è risultato chiaro, naturale, come se non possa mai più essere eseguito se non in quel modo.
Al termine del concerto, Abbado prima ha ringraziato a lungo i suoi orchestrali e solo dopo il pubblico. Standing ovation e applausi per un quarto d’ora.
PS. Nel foyer era esposto il modellino dell’Arck Nova, l’auditorium mobile a forma di fagiolone, ideato da Arata Isozaki e Anish Kapoor, ora in costruzione a Matsushima (in memoria delle vittime del terremoto in Giappone del 2011) e che a settembre ospiterà l’Orchestra del Festival di Lucerna, accompagnata da Dudamel e dallo stesso Abbado.
Interpreti: Mihoko Fujimura
Orchestra: LUCERNE FESTIVAL ORCHESTRA
Direttore: Claudio Abbado
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