Da Torino a Berlino
Noseda debutta sul podio dei Berliner
Recensione
classica
Con la sua intensa interpretazione di opere di Petrassi, Strauss e Čajkovskij il direttore musicale del Regio di Torino, per la prima volta alla guida dei Berliner Philharmoniker, ha conquistato il pubblico nella sala riempita fino all'ultimo posto. Già alle prime note della "Partita per orchestra" di Goffredo Petrassi ci si accorge della gestualità fortemente espressiva di Gianandrea Noseda. Il brano, ispirato alle opere neoclassiche del torinese Alfredo Casella e assente dal cartellone dei Berliner da più di sessant'anni, sorprende con ritmi vivaci di danze come la "gagliarda" e la "giga". I "Vier letzte Lieder" di Richard Strauss – solista l'apprezzato soprano finlandese Camilla Nylund – evocano invece un'atmosfera malinconica segnata dall'attesa della morte. L'orchestra, la cantante e il direttore dimostrano un' intesa profonda. Straordinari gli archi e in particolare il violino solo dell'americano Noah Bendix-Balgley, spalla dei Berliner dallo scorso settembre.
Segue la tormentata Quarta Sinfonia in fa minore di Čajkovskij, con la quale i Berliner hanno voluto ricordare il loro primo concerto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in una città largamente distrutta. Il russo Leo Borchard, che diresse la sinfonia il 26 maggio 1945, tre mesi dopo fu ucciso, per un tragico errore, da un soldato americano. Sotto la bacchetta di Noseda, che dirige con una marcata fisicità gestuale, l'orchestra sfoggia il suo celebre suono brillante e compatto, perfettamente equilibrato. Eccellenti i fiati, gli ottoni nonché il flauto di Emmanuel Pahud, l'oboe di Albrecht Mayer e il fagotto di Daniele Damiano. Applausi entusiasti del pubblico dopo il finale tumultuoso della sinfonia.
Interpreti: Camilla Nylund, soprano
Orchestra: Berliner Philharmoniker
Direttore: Gianandrea Noseda
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