L'idea di base è buona perché le allegre commari di Otto Nicolai oggi potrebbero essere più verosimilmente delle casalinghe un po' nevrotiche se non proprio disperate, abbigliate all'ultima moda e dedite ai cocktail. Funziona quindi anche l'introduzione nella trama di uno psichiatra terapeuta, con lettino e devote assistenti, che con i suoi recitati aiuta più chiaramente a rappresentare le debolezze e i desideri nascosti dei differenti personaggi. Peccato però per alcune eccessive sottolineature con taglio umoristico un po' grossolano, che finiscono per fare perdere quell'atmosfera gioiosa e un po' fantastica, sopratutto nel finale, dell'invenzione di Shakespeare. Gli applausi un po' tiepidi confermano l'impressione che la regia di David Hermann sia riuscita solo a metà, e la perplessità anche per la direzione musicale di Christian Zacharias, a cominciare dall'ouverture condotta con troppo impeto e brio, e che continua per i tre atti a peccare di eccessive sottolineature sopratutto delle parti più allegre. Alti e bassi, bassi soprattutto nel terzo atto finale, anche per le scenografie e i costumi. Poiché a differenza del
Falstaff di Verdi qui sono i ruoli femminili ad avere un ruolo preponderante, brilla innanzitutto Anneke Luyten, al suo debutto all'Opéra di Liegi che è una Frau Fluth dalla voce piena e con il giusto timbro per la parte, spalleggiata da una meno incisiva Frau Reich interpretata da una esile, nel fisico e nella voce, Sabina Willeit. Dall'altra parte, a fronteggiare le commari, il Falstaff del basso Franz Hawlata, che canta sempre velato o travestito per cui la sua voce sembra ancora più cavernosa, e tra i due mariti applaudito in particolare Werner Van Mechelen nella parte di Herr Fluth. Buona prova anche dell'italiano Davide Giusti nella parte di Feton.
Note: Nuova produzine dell'Opéra Royal de Wallonie-Liège, in coproduzione con Opéra de Lausanne
Interpreti: Franz Hawlata (Sir John Falstaff), Anneke Luyten (Frau Fluth), Werner Van Mechelen (Herr Fluth), Sabina Willeit (Frau Reich), Laurent Kubla (Herr Reich), Davide Giusti (Fenton), Sophie Junker (Jungfer Anna Reich), Stefan Cifolelli (Junker Spärlich), Patrick Delcour (Dr. Caïus), Patrick Mignon (1er citoyen), Sébastien Dutrieux (Le thérapeute)
Regia: David Hermann
Scene: Rifail Ajdarpasic
Costumi: Ariane Isabell Unfried
Orchestra: Opéra Royal de Wallonie-Liège
Direttore: Christian Zacharias
Coro: Opéra Royal de Wallonie-Liège
Maestro Coro: Marcel Seminara
Luci: Fabrice Kebour