I Berliner ricordano Abbado
Concerto in onore del direttore scomparso
Recensione
classica
Ogni anno a maggio Claudio Abbado tornava alla guida dei Berliner Philharmoniker. I tre concerti che in questi giorni l'avrebbero visto di nuovo sul podio erano dedicati alla sua memoria. Per il primo brano, tratto dalle musiche di scena per "Rosamunde" di Schubert, i musicisti sono saliti sul palco senza direttore. Hanno suonato con tenerezza e quasi narcotica lentezza, in un ricordo dell'esecuzione con Abbado nel 2009. Alla fine tutta l'orchestra si è alzata in piedi davanti al podio vuoto, dove una violista aveva depositato una rosa bianca. Il "Concerto per violino in sol maggiore KV 216" di Mozart, previsto già nel programma di Abbado, è stato eseguito sotto la guida del violinista Frank Peter Zimmermann, solista esperto che assieme all'orchestra ha evocato un suono finemente equilibrato, in sintonia con lo spirito della musica da camera prediletta da Abbado.
Nella seconda metà della serata è arrivato sul podio Simon Rattle, che ha scelto la Settima Sinfonia di Anton Bruckner, ricca di allusioni alla musica di Richard Wagner, per rendere omaggio al suo predecessore. Un'interpretazione certamente diversa dalle letture bruckneriane di Abbado. Sotto la bacchetta di Rattle l'orchestra ha sfoggiato un suono fluido e smagliante, a tratti impetuoso ma anche di una bellezza sublime nell'Adagio. Tuttavia mancavano il dramma dell'esistenza umana e le sfumature che solo Abbado con i suoi gesti sapeva esprimere. Alla fine del concerto applausi colmi di gratitudine per i Berliner e Rattle, che ha salutato il defunto con un inchino davanti al podio.
Sempre in onore di Abbado domenica è stato proiettato il film "Una scia sul mare" di Bettina Ehrhardt e Wolfgang Schreiber che parla dell'amicizia tra il direttore, il compositore Luigi Nono e il pianista Maurizio Pollini.
Interpreti: violino Frank Peter Zimmermann
Orchestra: Berliner Philharmoniker
Direttore: Simon Rattle
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