Aimard pianista e direttore
La Chamber Orchestra of Europe a Berlino
Recensione
classica
Con la Philharmonie di Berlino la Chamber Orchestra of Europe ha un lungo legame. Tra il 1988 e il 2001 la compagine fortemente appoggiata da Claudio Abbado si esibì regolarmente alla 'Kammermusiksaal'. Ora l'orchestra è tornata nella grande sala presentando uno svariato programma di musica da camera nell'ambito del 'Musikfest', con il pianista Pierre-Laurent Aimard nella doppia veste di musicista e direttore.
Già all'inizio il pubblico rimane colpito dai ritmi audaci del brano 'Contrasti' di Béla Bartók, suonato brillantemente da Aimard, dalla violinista Lorenza Borrani e dal clarinettista Romain Guyot. Bartók che si ispirò a danze ungheresi dedicò la sua composizione tra l'altro a Benny Goodman, offrendogli così un'alternativa al suo repertorio di jazz. Nel corso della serata aumenta pian piano il numero di musicisti sul palcoscenico. Il 'Concertino' di Léoš Janáček fa entrare il pianoforte in un dialogo spiritoso con il corno, il clarinetto, il fagotto, due violini e una viola, evocando giochi immaginari tra animali come scoiattoli, ricci, coleotteri o gufi. Sotto la guida di Aimard l'orchestra affronta con bravura anche il 'Concerto da camera per 13 strumentisti' di György Ligeti, avventurandosi nelle sfere dell'atonalità. Il 'Concerto per pianoforte in Sol Maggiore' K 453 di Wolfgang Amadeus Mozart è diretto dallo stesso pianista che regala un' interpretazione altrettanto precisa e ricca di sfumature, soprattutto nel raffinato 'Andante'. Il suono dell'orchestra è fluido e leggero e si unisce perfettamente a quello del pianoforte che in questo concerto rimane sempre un 'primus inter pares.'
Interpreti: violino Lorenza Borrani, clarinetto Romain Guyot
Orchestra: Chamber Orchestra of Europe
Direttore: Pierre-Laurent Aimard
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