Rusalka, sirena ecologista

Napoli: semplice e suggestivo l’allestimento di Schweigkofler

Recensione
classica
Teatro San Carlo Napoli
Antonin Dvorak
27 Gennaio 2013
Nella città della sirena Partenope arriva per la prima volta la sirena mitteleuropea di Dvorak. “Rusalka”, unica delle undici opere del suo autore ad avere guadagnato un posticino nel repertorio dei teatri occidentali, in effetti è ancora poco frequente sui palcoscenici italiani: opportuna dunque la proposta dal San Carlo, che giunge come seconda (e, ahinoi, ultima) produzione importante della stagione operistica. Il pubblico, in verità non folto come in occasione dei titoli più popolari, accoglie con molta cordialità quest’opera ricca di pagine affascinanti, nella quale il talento alquanto naif di Dvorak trova un terreno particolarmente fertile, fondendo in una sintesi variopinta elementi folklorici, propensione al fiabesco e senso del colore orchestrale. Semplice e suggestivo è l’allestimento ideato da Manfred Schweigkofler che si serve di videoproiezioni ed effetti luminosi entro grandi cornici ovali e rettangolari in movimento: queste ultime, assecondando la struttura drammaturgica a tableaux, scandiscono le interrelazioni fra mondo umano e mondo naturale, fra mondo onirico e mondo reale. Si inseriscono bene nello spettacolo con una loro particolare qualità i costumi della stilista croata Mateja Benedetti, realizzati con materiali ecologici o riciclati (quello di Rusalka nel terzo atto, è addirittura fatto con sacchetti della spazzatura). John Fiore dirige con grande competenza una partitura che pratica da quasi vent’anni, valorizzando al meglio le sue tinte cangianti; l’orchestra del San Carlo risponde benissimo alle intenzioni del direttore. La compagnia di canto si presenta ben assortita: grande personalità scenica e qualità vocali di prim’ordine dimostrano in particolare Dina Kusznetsova nei panni della protagonista e Jolana Fogas in quelli della principessa.

Interpreti: Rusalka: Dina Kuznetsova Il Pricipe: Pavel Cernoch La Pricipessa Straniera: Jolana Fogas Jezibaba: Irina Mishura Vodnik, lo Spirito delle Acque: Richard Paul Fink

Regia: Manfred Schweigkofler

Scene: Walter Schuetze

Costumi: Mateja Benedetti

Direttore: John Fiore

Luci: Claudio Schmid

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