New York a Milano
L'ensemble Lunapark apre la stagione di Sentieri Selvaggi
Recensione
classica
Ieri sera la banda di Sentieri Selvaggi mi ha regalato un viaggio oltreoceano. Precisamente a New York. Precisamente a Le Poisson Rouge, il celebre club della capitale culturale americana dove i generi musicali si mescolano senza confini nel solo nome della qualità e della ricerca. Mi ha regalato un viaggio facendomi sedere all'Elfo Puccini di Milano, fra i molti spettatori venuti ad ascoltare il concerto di apertura di questa nuova stagione 2013. Apertura dunque affidata all'ensemble Lunapark, presentatosi con un programma che non poteva che far sussultare il mio vecchio cuore di appassionato della cosiddetta “musica elettronica di consumo”. Il gruppo olandese ha infatti attaccato con “Workers Union” di Andriessen in un efficace arrangiamento per archi amplificati, pianoforte, chitarra e basso elettrici, batteria e voce, spostandosi subito verso i territori del genere idm con la musica di Thomas Jenkinson, in arte Squarepusher. Grazie alla rara abilità dei musicisti dell'ensemble (dieci in totale sul palco) le intricate poliritmie del musicista inglese uscivano dunque dallo studio di registrazione per risuonare nei nuovi panni dell'organico menzionato (ampliato da ulteriore batteria, tastiera, diamonica, vibrafono). Successivamente toccava al trip hop dei Massive Attack il compito di trascinarmi definitivamente al dl là della Milano musicale nota per cantare pietre miliari come “Unfinished Sympathy” e “Paradise Circus” insieme alla bella voce di Baiba Yurkevich. Infine i bis concessi facevano definitivamente breccia con due brani di Richard D. James, alias Aphex Twin, il secondo dei quali reso in una a dir poco godibilissima versione per sole voci, cantata a bordo palco. A giudicare dal vigore degli applausi finali, su quell'aereo per New York non ero certo il solo.
Interpreti: Lunapark Baiba Yurkevich, voce Arnold Marinissen, direzione e percussioni Ramon Lormans, percussioni Aart Strootman, chitarra elettrica Toon Bierman, tastiere Rolin van Opstal, violino Roos van Well, violino Ro Krauss, viola Bence Huszar, violoncello Fred Jacobsson, chitarra basso
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana
classica
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.