La deludente “prima volta” di Pippo Delbono

Napoli:l'esordio nella regia lirica di Delbono non lascia un segno

Recensione
classica
Teatro San Carlo Napoli
Pietro Mascagni
13 Luglio 2012
L’ingresso di Pippo Delbono nel mondo della regia lirica è avvenuto in modo abbastanza inatteso, con un titolo “last-minute”, uno spettacolo non previsto nella programmazione alquanto ondivaga del San Carlo di quest’ultimo periodo (il teatro evidentemente soffre l’assenza di quel direttore artistico la cui nomina da mesi continua ad essere rimandata). Alla sorpresa e alla curiosità destate dall’annuncio, però, non fa seguito un risultato altrettanto sorprendente: non ci sono eclatanti stupori di fronte a questa dignitosissima “Cavalleria rusticana”, per una volta lasciata da sola evitando lo scontato abbinamento a “Pagliacci”. Il pubblico, plaudente come di consueto, non sembra particolarmente colpito dall’irruzione dell’iconoclasta, sperimentale, inventivo Delbono; il quale d’altronde, nel suo sostanziale rispetto delle regole del melodramma, non lascia segni né graffianti né profondi nella messa in scena. La firma di Delbono si coglie quasi soltanto nella insistita, narcisistica presenza fisica dello stesso regista, impegnato in continue passeggiate sul palcoscenico e in platea, unitamente al suo “doppio” Bobò. Per il resto, all’interno di un unico suggestivo ambiente, un’ampia e inquietante camera rosso-sangue concepita da Sergio Tramonti, i cantanti si muovono secondo traiettorie, espressioni e gesti in tutto e per tutto conformi alla tradizione veristica. Autorevole è Ambrogio Maestri nel ruolo di Alfio, di contro a un possente ma approssimativo Stuart Neill nei panni di Turiddu; disinvolta Giuseppina Piunti nei panni di Lola; un po’ sopra le righe la Santuzza di Susanna Branchini. Sul piano musicale l’edizione porta soprattutto il segno di Pinchas Steinberg, che dirige la partitura di Mascagni con impeccabile senso dell’equilibrio e che alla fine è giustamente il più festeggiato.

Interpreti: Santuzza: Susanna Branchini; Lola: Giuseppina Piunti; Turiddu: Stuart Neill; Alfio: Ambrogio Maestri; Lucia: Elena Zilio con la partecipazione di Bobò

Regia: Pippo Delbono

Scene: Sergio Tramonti

Costumi: Giusi Giustino

Direttore: Pinchas Steinberg

Maestro Coro: Salvatore Caputo

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