L'Arabella di Renée Fleming

All'Opéra Bastille applauditi cast e direttore

Renée Fleming (Arabella) e Michael Volle (Mandryka)  foto Opéra National de Paris/ Ian Patrick
Renée Fleming (Arabella) e Michael Volle (Mandryka) foto Opéra National de Paris/ Ian Patrick
Recensione
classica
Opéra National de Paris
Richard Strauss
14 Giugno 2012
"Arabella" torna all'Opéra National de Paris dopo più di trent'anni. Il suo debutto parigino lo fece nel 1981 con una produzione mitica in cui troneggiava Kiri Te Kanawa. Ora l'opera di Strauss riappare con una nuova veste: con scene e regia dello svizzero Marco Arturo Marelli. E sin dai primi minuti, un dubbio: ma perché programmare questa "commedia lirica" nello spazio sterminato di Bastille? La scelta non convince: sicuramente il palcoscenico più raccolto di Garnier sarebbe stato più idoneo. Certo se la cava piuttosto bene Marelli: lui fa ruotare il palcoscenico, trasforma il fondale in ampie finestre che si aprono e si chiudono sulla città, e organizza la scena in bieco in modo da poter ottenere una lunga diagonale intorno a cui piazzare oggetti e persone. L'idea funziona. Invece, a patire la scelta di Bastille sono gli artisti. Renée Fleming cresce di atto in atto. Ma certo sin dal "Aberder Richtige" del I atto, ammalia grazie ad un timbro suadente, ad un legato insuperabile e ad un calcolato uso dei pianissimi. Nel corso dell'opera, il soprano americano aumenta di volume e conferma pienamente la bellezza vocale e le doti d'attrice. Conta pure su due complici d'eccezione: una prodigiosa Zdenka interpretata da Julia Kleiter (presto Pamina al festival di Salisburgo) e un Madryka di rango, portato su scena da Michael Volle. Il baritono è stato giustamente uno dei più applauditi. Bravo pure il giovane tenore canadese Joseph Kaiser. Inarrestabile, Philippe Jordan continua a far crescere l'orchestra dell'Opéra national. Ancora una volta, il successo della serata è in gran parte merito del direttore. Che - a parte qualche problema di equilibrio sonoro all'inizio - ha sfoderato una lettura raffinatissima che ha fatto emergere linee strumentali solitamente livellate.

Interpreti: Kurt Rydl Graf Waldner Doris Soffel Adelaide Renée Fleming Arabella Julia Kleiter (juin) Zdenka Genia Kühmeier (juil.) Zdenka Michael Volle Mandryka Joseph Kaiser Matteo Eric Huchet Graf Elemer Iride Martinez Die Fiakermilli

Regia: Marco Arturo Marelli

Costumi: Dagmar Niefind

Orchestra: Orchestre et Choeur de l?Opéra national de Paris

Direttore: Philippe Jordan

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.