L'Olandese e il suo trolley

A Bayreuth trionfa Thielemann nell’“Olandese”

foto Enrico Nawrath: (da sinistra a destra) Benjamin Bruns (il Timoniere), Franz-Josef Selig (Daland) e Samuel Youn (l'Olandese)
foto Enrico Nawrath: (da sinistra a destra) Benjamin Bruns (il Timoniere), Franz-Josef Selig (Daland) e Samuel Youn (l'Olandese)
Recensione
classica
Bayreuth Festspiele Bayreuth
Richard Wagner
31 Luglio 2012
A forza di concettualizzare, si rischia di fare spettacoli che si distinguono soprattutto per il tratto generico e buono per ogni occasione. E se non c’è nemmeno un sufficiente dominio tecnico della scena, scadere nel banale (quando non nel didascalico) è quasi inevitabile. E nell’"Olandese” di Gloger, nonostante le buone intenzioni, domina la trita reinterpretazione del mito in chiave economicistica, presentata nella consueta chiave estetica pauperistica. In un reticolo di microcircuiti, dichiarata metafora di un ingovernabile mercato golbale, l’Olandese è una sorta di versione bionica dell’Eric Packer del DeLillo di “Cosmopolis” che gira con un trolley pieno di banconote, Daland un imprenditore del ventilatore (c’entra col “Südwind” evocato dal timoniere/faccendiere?) e Senta un’outsider dai sogni di cartone, la materia di cui sono avvolti i ventilatori del padre. Nessuna sorpresa e conferma piena della linea imposta dalle sorelle Wagner, che non prevede cambiamenti a breve, nonostante il forte dissenso del pubblico. Fortunatamente, l’esecuzione musicale era di livello altissimo, come non si sentiva da anni a Bayreuth. Con 8 spettacoli e circa 110 recite alle spalle in questo teatro, Christian Thielemann, il trionfatore della serata, conosce e sfrutta in maniera perfetta l’acustica miracolosa della sala wagneriana. La straordinaria bellezza di suono che Thielemann ottiene dalla smagliante Orchestra del festival e lo straordinario equilibrio imposto fra buca e scena – le voci ne escono esaltate – è autentico teatro musicale in sé. In scena, un ensemble impeccabile – la Senta della Pieczonka era formidabile – e il possente coro davano il loro contributo fondamentale a un’esperienza di ascolto di rara intensità, festeggiatissimi dal pubblico con generosissimi applausi.

Note: Nuova produzione del Festival di Bayreuth 2012. Rappresentazioni: 25 e 31 luglio; 6, 12, 18, 24 agosto 2012.

Interpreti: Franz-Josef Selig (Daland), Adrianne Pieczonka (Senta), Michael König (Erik), Christa Mayer (Mary), Benjamin Bruns (Der Steuermann), Samuel Youn (Der Holländer)

Regia: Jan Philipp Gloger

Scene: Christof Hetzer

Costumi: Karin Jud

Orchestra: Das Bayreuther Festspielorchester

Direttore: Christian Thielemann

Coro: Der Bayreuther Festspielchor

Maestro Coro: Eberhard Friedrich

Luci: Urs Schönebaum (Video: Martin Eidenberger)

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